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MotoGP, Direzione Gara su Marquez, solito caos

Capirossi anticipa: "non va penalizzato". Suppo: "tempi troppo lunghi"

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Il lupo perde il pelo ma non il vizio. La Direzione Gara, ancora una volta non si smentisce in quanto a decisioni incomprensibili. La prima è stata quella di aspettare 10 giorni prima di prendere una decisione sul contatto tra Marquez e Pedrosa. Il motivo non è chiaro, considerato che entrambi i piloti erano in circuito e addirittura Marc nella serata di domenica è andato a parlare con Dani. Al posto di farlo in privato, sarebbe bastato convocarli e a questo punto sapremmo già il finale di questa storia.

Mi sembra assurdo che non si prenda una decisione in tempi normali – ha dichiarato Livio Suppo alla Gazzetta dello Sport – Noi abbiamo mezz’ora per fare reclamo e loro si prendono due settimane”. La posizione del team principal è comprensibile. Già si trova in una situazione spinosa, trovandosi a gestire un piccolo conflitto interno, e la Direzione Gara invece di mettere un punto fermo, allunga i tempi mantenendo tutto in un clima di incertezza.

Come se non bastasse, sono arrivate anche le parole di Loris Capirossi, allo stesso quotidiano, a buttare benzina sul fuoco. “Parlo a titolo personale, ma se punissimo questo contatto allora dovremmo fare lo stesso con metà dello schieramento”, la sua opinione che, condivisibile o meno, arriva nel momento meno opportuno possibile.

Il giudice, prima di prendere in esame la questione nei tempi e nei modi che sono stati già decisi, anticipa già il proprio verdetto. Una gaffe non nuova in Direzione Gara, commissione che già per il numero dei suoi membri solleva molti dubbi. Ne fanno parte in quattro (oltre a Capirossi, ci sono Uncini, Webb e Alonso), un numero che perfetto per creare casi di stallo, in quanto in caso di disaccordo la maggioranza su una decisione è impossibile.

Forse però è l’ultimo dei problemi, perché la Direzione Gara è sempre stata attenta a non pestare i piedi con le sue decisioni a interessi forti. Probabilmente accadrà lo stesso anche questa volta, per non inimicarsi nessuno meglio fare orecchie da mercante. Perché il problema di fondo non è tanto se Marquez sarà o meno penalizzato, ma se abbia o meno superato il limite.

Lorenzo lo aveva chiesto a gran voce dopo Jerez, Pedrosa l’ha ripetuto domenica: “diteci dov’è il confine che non possiamo oltrepassare”.  La Direzione Gara ha risposto a suo modo, col silenzio.

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