Con 33 punti di vantaggio da recuperare a tre GP dal termine, la strada di Marco Melandri verso il titolo è a dir poco in salita. Eppure, come spesso accade nello sport, è proprio chi non ha nulla da perdere – negli USA direbbero "underdog" – l'avversario più temibile. Con un passaggio in Aprilia per il 2014 al quale manca solo il comunicato ufficiale – anche se il pilota mantiene il più rigoroso riserbo – il ravennate può correre senza troppa pressione. Dopo una prima sessione di prove libere al termine della quale lo ha preceduto solo il compagno di squadra Chaz Davies, l'alfiere di BMW già si pregusta la sfida.
"Credo che saranno i soliti quattro o cinque piloti a giocarsi la vittoria in gara – ha dichiarato "Macio" dopo la prima sessione di prove libere a Laguna Seca – La pista è corta, quindi anche chi non ha mai girato qui non ci mette molto ad impararla. Laverty e Sykes sono già a mezzo secondo dal miglior tempo".
Dopo la prima uscita sull'iconico tracciato californiano dal 2010 (quando fu ottavo con la MotoGP), Melandri è apparso sereno e, cosa più importante per un pilota, divertito dalla guida.
"Qui la BMW soffre meno che in Turchia, perché la pista è più scorrevole e ti consente di raddrizzare la moto rapidamente, senza stare molto tempo sull'angolo con il gas aperto, dove solitamente soffriamo di più in termini di aderenza. Comunque ho poco da riflettere. Devo attaccare, sempre, da qui alla fine. A Istanbul c'ero riuscito solo in Gara 1 perché, con l'aumento di dieci gradi della temperatura tra una manche e l'altra, abbiamo perso competitività. Qui spero di poterlo fare con maggiore continuità, anche se credo che il campionato si deciderà solo a Jerez".
Una variabile chiave, a questo proposito, sarà la Superpole, dove il ravennate è andato spesso a corrente alternata.
"Su questa pista è difficile passare, quindi durante le qualifiche lavorerò su un assetto espressamente dedicato alla Superpole, dove credo che si arriverà a girare in 1'23 alto. Sykes rimane il favorito in quel frangente, ma quest'anno la posizione in griglia mi ha penalizzato in più di un'occasione e voglio fare il possibile perché non mi ricapiti più".