"Molto rumore per nulla", avrebbe motteggiato Shakespeare. Dopo aver manifestato la volontà di emigrare in MotoGP, senza però ricevere proposte interessanti, e appurato che anche in SBK le selle scarseggiano, Jonathan Rea ha accettato la proposta di Honda e correrà per i colori del team Pata anche il prossimo anno. Il pilota dell'Irlanda del Nord si era precedentemente detto scettico riguardo alle possibilità di sviluppo della CBR1000RR, ma sembra aver ottenuto le garanzie necessarie a proseguire il rapporto almeno per un'altra stagione.
"Non abbiamo ancora messo la firma sul contratto, ma abbiamo raggiunto un accordo e dovrebbe essere solo una formalità – ha dichiarato Carlo Fiorani, Responsabile Racing di Honda Europa – Jonathan voleva garanzie tecniche e ci siamo impegnati a sviluppare maggiormente l'elettronica, che rimane un po' il nostro punto dolente. Stiamo già facendo una 'campagna acquisti' di ingegneri elettronici per rinforzare la squadra e dovremo accelerare i tempi perché se, come sembra, dal 2015 si passerà a specifiche da SBK EVO, non avremo molto tempo per fare dello sviluppo".
Non è un mistero che la campagna di Honda in SBK non riceva molto sostegno diretto da parte di HRC, ma le cose potrebbero cambiare quando verrà presentata la nuova supersportiva di Tokyo (forse già all'EICMA a novembre). Nel frattempo, la squadra cerca di raccogliere più dati possibili per "ringiovanire" la moto attuale ed avvicinarla al podio.
"Purtroppo abbiamo perso tre anni in discussioni con altri costruttori per poter utilizzare il ride by wire (sistema di controllo elettronico delle valvole tramite sensori, ndr), ha debuttato solo a Magny Cours lo scorso anno. Poi dobbiamo migliorare l'elettronica, perché HRC ci ha passato il software ma dobbiamo sviluppare noi le strategie dal momento che quelle della MotoGP, con gomme e motori diversi, sarebbero inutilizzabili. Ad ogni gara impariamo qualcosa".
Con Rea fuori per infortunio al femore fino alla fine del campionato, Fiorani ha deciso di avvalersi di Michel Fabrizio. Il romano piace allo sponsor (italiano) e può offrire diversi spunti tecnici avendo guidato moto sostanzialmente differenti.
"Michel, essendo abituato ad elettroniche più evolute della nostra, ha offerto un feedback in linea con quello che ci aspettavamo. Si è invece trovato bene quanto a sensazioni sull'anteriore. Dopo Gara 2 era molto dispiaciuto perché gli era mancato grip ma sentiva di aver fatto le modifiche giuste. A Laguna Seca non ha mai corso ma dovrebbe adattarsi bene visto che gli piacciono le curve veloci e cieche. L'obiettivo è giocarsela alla pari con Haslam, poi si vedrà".