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SBK, Passo indietro per Melandri e Giugliano

Entrambi sbagliano il setup per Gara 2. Il ravennate a -33, esordio in salita per Fabrizio


Nonostante il secondo posto ottenuto in Gara 1, il week-end di Marco Melandri a Istanbul ha lasciato un sapore amaro nella bocca del ravennate affamato per il titolo. I punti di distacco da Sykes sono passati da 30 a 33, e restano solo sei manche per la rincorsa ed il sorpasso.

“In Gara 1 ho perso molto tempo nei primi giri – ha analizzato Melandri – Purtroppo, con le gomme nuove, la nostra moto é nervosa e sul rettilineo. Per fare un esempio, durante il primo giro ho dovuto chiudere un po' il gas perché la moto si muoveva troppo. Dopo dieci giri era più leggera, perché aveva meno benzina, ed è diventata più facile da guidare. A quel punto ero abbastanza veloce e ho raggiunto il gruppo dei primi. Ma, quando ho passato Tom, Eugene era già troppo lontano e per me".

Ad ostacolare "Macio", la proverbiale "coperta corta" che sembra rivestire quest'anno la S1000RR: risolto un problema, ne nasce spesso un altro.

"Per Gara 2 abbiamo fatto alcune modifiche al set-up ma, probabilmente per il caldo, il grip è calato – ha aggiunto Melandri – Abbiamo tentato di stabilizzare la moto lavorando sul posteriore ma è andata peggio. Ho iniziato a far fatica con l’anteriore: non riuscivo ad avere la stessa velocità in inserimento di curva e ho avuto qualche difficoltà in frenata. Mancano tre gare alla fine e, anche se non sarà facile, io continuo a crederci. Voglio lottare e fare del mio meglio in ogni gara”.

Le due manche hanno avuto un andamento simile per Davide Giugliano, seppur con posizioni diverse sul traguardo. Il romano del team Althea, dopo un quinto posto in Gara 1, è scivolato fino alla nona posizione in Gara 2.

“La prima gara è andata bene ed ho trovato un buon feeling con la moto, che mi ha permesso di conquistare un quinto posto che mi ha soddisfatto – ha detto GiuglianoCi siamo toccati con Elias all’ultima curva, ma senza cattiveria. Un contatto di gara come ce ne sono tanti. Nella seconda manche purtroppo ho sofferto di problemi di aderenza e non ho potuto mantenere quel ritmo che in gara uno mi aveva permesso di restare vicino ai primi. Vedremo assieme alla mia squadra il motivo di questo scarso grip".

Performance stazionarie invece per Michel Fabrizio, che ha lasciato l'Aprilia del team Red Devils per approdare sulla Honda di Jonathan Rea, probabilmente out fino a fine stagione con un femore fratturato. Il pilota di Frascati ha collezionato due decimi posti.

"Non è stato un fine settimana facile ma era importante per me finire entrambe le gare ed imparare il più possibile della moto – le parole di Fabrizio – È stata una bella ed importante esperienza, abbiamo fatto progressi con la squadra anche se non quanti avremmo voluto. Non vedo l'ora di tornare in pista a Laguna Seca, dove spero di avvicinarmi ai primi".

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