Delizia e croce, croce e delizia. Takaaki Nakagami mostra ancora una volta la sua maturità e la sua grande crescita prestazionale in questo 2013, affermando la sua supremazia in questo venerdi di Misano Adriatico classe Moto2. Peccato solamente per la caduta avvenuta a fine sessione cronometrata, un high-side avvenuto all'uscita del Carro che lo ha proiettato in area. Botta forte ma il giapponese dovrebbe non aver riportato conseguenze, se non qualche dolore di troppo.
Una supremazia, quella del giapponese, che si concretizza per un solo millesimo di secondo su Pol Espargaro. Lo spagnolo del team Pons, in procinto di passare in Motogp nel 2014, ha preceduto il suo compagno di squadra, Esteve Rabat, che chiude a soli 30 millesimi dalla vetta. Dal presente al futuro, Rabat precede la moto che utilizzerà nel prossimo campionato, la Kalex del team Marc VDS in testa al campionato mondiale con Scott Redding, oggi quarto, ma staccato di 366 millesimi di secondo dalla vetta.
Quinta posizione per Joann Zarco (+0.367) davanti a Thomas Luthi che chiude, con un ritardo di 405 millesimi di secondo, la seconda fila virtuale. Settima piazza per Julian Simon (+0.453), compagno di Nakagami in seno al team Italtrans, che precede il vincitore di Brno Mika Kallio (+0.483) ed il belga Xavier Simeon (+0.525). Primo italiano in classifica è Mattia Pasini che chiude in decima piazza a 560 millesimi di secondo dalla vetta. Da sottolineare i soliti distacchi alquanto contenuti. Al di là dei 3 centesimi di secondo tra il primo ed il terzo, vi sono 16 piloti - Danny Kent a +0.836 - in meno di un secondo. Proprio Simone Corsi, 17esimo, è il primo pilota ad aver accusato un ritardo superiore al secondo (+1.168) , a precedere Alex De Angelis, 18esimo a +1.412. Per questo gran premio, gli italiani da segnalare non sono finiti. C'è anche il giovane protagonista e leader del campionato della Stock600 Franco Morbidelli, wild card con il team Gresini, che chiude questa sua prima giornata in 27esima posizione a +2.153.