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MotoGP, Rossi: Luca? più intelligente di me

Valentino sul fratello. Il seamless debutta a Misano: "ci aiuterà, ma non saremo più veloci"

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Il Gran Premio di San Marino è sempre stato un appuntamento importante per Valentino Rossi e quest’anno lo sarà in modo particolare. Non sarà un ‘semplice’ gara di casa, perché i motivi di interesse saranno molteplici. Il debutto di suo fratello Luca Marini nel Mondiale, la voglia di rivincita sugli spagnoli, il debutto del cambio seamless sulla M1.

Tavullia sarà ben rappresentata questo fine settimana.

Saremo in tre in pista, io, mio fratello in Moto3 e Franco Morbidelli in Moto2. Diciamo che dovrò seguire e tifare in tutte le gare domenica”.

Sei emozionato per il debutto di Luca nel Mondiale?

Sono molto felice, sarà la sua prima volta che si confronterà con i migliori al mondo. La cosa più importante non sarà il risultato in gara, ma quanto riuscirà a imparare da questa esperienza. Dovrà riuscire a carpire il più possibile i segreti dei suoi avversari e migliorarsi, poi lo aspetteranno due appuntamenti importanti, l’Europeo e l’ultima tappa del CIV”.

Ti ricorda te stesso alla sua età?

E’ più bello di me e anche più intelligente, forse troppo per fare il pilota (ride). Penso che non gli manchi niente, dobbiamo solo capire quanto sia grande il suo talento. Rispetto alla mia, penso che i ragazzi di questa generazione siano più furbi, ma forse hanno una passione diversa per le moto. Io non riuscivo ad aspettare i 14 anni per salire sul motorino, Luca prende tutto più tranquillamente”.

Ti trovi bene nei panni di talent scout?

Mi sto soprattutto divertendo, lavorare coi giovani piloti fa sentire più giovane anche me. Stiamo cercando di aiutarli, magari in futuro faremo anche un team, ma per adesso è troppo presto. Rimane comunque una bella idea”.

Torniamo al Valentino pilota, arriva finalmente il seamless.

Domani lo proverò, questo è un circuito in cui si usa molto il cambio quindi ci sarà di grande aiuto. Non mi aspetto però che ci dia mezzo secondo al giro, come ho già detto dopo il primo test, dà un vantaggio nella guida più che sul tempo sul giro. Garantisce più stabilità in frenata e accelerazione e quindi ti permette di concentrarti più sulla guida. Sulla distanza di gara darà un vantaggio, ma aspettiamo di metterlo alla prova in un GP prima di giudicare”.

La sua introduzione è l’ultima mossa disperata di Yamaha per contrastare la Honda?

Non direi, in verità il problema è nato anni fa quando non si è vietata questa tecnologia, sarebbe stata una decisione giusta per ridurre i costi. Una volta che Honda lo ha realizzato, anche Yamaha doveva farlo. Ci stavano lavorando da un po’ e abbiamo aspettato a introdurlo per avere la sicurezza della sua affidabilità. Non so se ci basterà per stargli davanti”.

Quali sono gli obiettivi per la gara?

Ieri sera sono arrivato quarto alla gara di kart, devo migliorare (ride). Questa è una pista che mi piace molto, dove sono cresciuto e ho fatto la mia prima gara con le ruote alte. L’obiettivo è il podio e stare vicino ai tre spagnoli, nelle ultime gare sono hanno fatto la differenza”.

I precedenti però sono buoni.

Lo scorso anno con Ducati qui feci l’unico risultato buono di tutta la stagione, ma soprattutto sono sempre stato veloce con la M1. Ho vinto due volte e nel 2010 salii sul podio quando ancora camminavo con le stampelle. Bisognerà solo partire bene”.

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