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MotoGP, Misano: tutti contro Marc Marquez

Yamaha favorite sulla carta, Pedrosa atteso al riscatto, qualche speranza per la Ducati

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La MotoGP questo fine settimana si trasferirà in Riviera, per un’ultima festa di fine estate sul circuito di Misano. Una festa, dicevamo, ma particolarmente seria nonostante il clima costiero e le tante possibilità di divertimento che gli eventi collaterali al GP offrono. Fra i 4.226 metri della pista dedicata a Marco Simoncelli, le cose andranno diversamente. Dopo Silverstone il mondiale non si è ancora riaperto e Marquez arriverà in Italia con un bottino di punti consistente e per gli avversari questa sarà una possibilità per tentare di riavvicinarlo.

Valentino Rossi e Jorge Lorenzo nel 2009YAMAHA ANCORA FAVORITA – Jorge Lorenzo in Inghilterra è riuscito a battere il piccolo diavolo e ha tutta l’intenzione di ripetersi. Negli ultimi due GP a Misano il maiorchino ha vinto, e da quando corre in MotoGP non ha mai fatto peggio del secondo posto, oltre a una vittoria in 250 nel 2007. La pista gli piace e le caratteristiche si adattano alla M1. Da quanto il motomondiale è tornato in Romagna, quattro edizioni sono state vinte dalla Yamaha, mentre Ducati e Honda sono riuscite a trionfare solo una volta a testa. In attesa di scoprire se avrà il tanto atteso cambio seamless, Jorge deve riuscire a sfruttare il fattore campo per mantenersi in corsa per il titolo, sperando che questa volta funzioni anche il gioco di squadra.

Proprio Valentino Rossi potrebbe essere un alleato nella prossima tappa. Il pesarese, che vive a pochi chilometri dalla pista, con la Yamaha ha vinto due volte (nel 2008 e nel 2009) e lo scorso anno, complici dei test poche settimane prime del GP, riuscì a portare perfino la Ducati sul podio. Il Dottore nelle ultime gare non è riuscito a contrastare i tre spagnoli e per lui l’opportunità offerta da Misano è di quelle da non lasciarsi scappare. Non ha più nessuno obiettivo iridato, ma solo voglia di riscatto, di dimostrare ancora di essere veloce. Niente di meglio che farlo in mezzo al proprio pubblico.

HONDA PRONTA AL CONTRATTACCO – Si fa presto a dire Yamaha favorita, ma ormai gli avversari giapponesi non sembrano avere punti deboli. E tanto meno Marquez. Il fatto di correre su piste nuove in sella a una MotoGP non lo ha mai fermato e, per levare gli ultimi dubbi, a Misano Marc ha già vinto tre volte, due in Moto2 e una in 125. Calcoli di classifica non ne farà, la spalla già in buone condizioni a Silverstone non dovrebbe dargli problemi e il suo talento farà il resto. Sarà lui l’avversario di tutti i piloti in gara e avrà le spalle abbastanza larghe per far fronte a questo peso.

Il suo nemico principale potrebbe essere in casa. Dani Pedrosa vinse a San Marino nel 2010 e vorrebbe ripetersi, anche perché il gradino più alto del podio gli manca da Le Mans. Nelle ultime due gare è stato velocissimo, ma a stappare lo spumante sono sempre stati gli altri. Benché sia il più vicino i classifica a Marquez, sembra essersi già arreso. Dani deve battere il compagno di squadra anche per ristabilire una gerarchia interna già decisa, per dare una svolta a una stagione in cui si ritrova nuovamente ‘sconfitto’ di lusso. In questo senso potrebbe essere un prezioso alleato per Jorge, che non può solo vincere ma deve sperare che altri piloti tolgano punti a Marc.

Andrea DoviziosoDUCATI, ULTIMA SPERANZA – Difficile che un piacere del genere lo possano fare gli uomini in Rosso. Misano è una delle piste preferite dalla Ducati per i test, Pirro ci ha scavato i solchi e anche Hayden e Dovizioso ci sono andati spesso. E’ un vantaggio partire con tanti dati a disposizione e il precedente di Rossi della scorsa stagione farebbe ben sperare. Però la D16 sembra avere un gap difficilmente annullabile anche in queste condizioni. La moto è troppo distante dalla concorrenza per sperare in un podio, anche se qualche sorpresa potrebbe non essere esclusa. Né Dovizioso né Hayden sono mai saliti sul podio nel GP di San Marino, a meno di condizioni di gara particolari è improbabile ci riescano domenica. Sarebbe però importante avvicinarsi almeno agli avversari, una piccola soddisfazione in una stagione che ne riservate molto poche.

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