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SBK, Badovini: il mio regalo a Ducati

"È un momento difficile. Sull'asciutto soffriamo ancora, ma con la pioggia posso vincere"

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"Le discese ardite, e le risalite…" cantava Battisti. Parole che potrebbero riassumere l'andamento del sabato del Nürburgring per i piloti Ducati. Al diciottesimo tempo di Carlos Checa, copia sbiadita di sé stesso ed insolitamente arrendevole tanto da rimanere escluso dalla Superpole con il diciottesimo tempo in qualifica, ha fatto da contraltare la pole position di Ayrton Badovini.

Dopo il primo podio con la Panigale ottenuto a Mosca sul bagnato, l'ex-campione della Stock1000 ha confermato il proprio amore per la pioggia in Germania riportando l'ultima creatura della Casa bolognese in vetta alla griglia di partenza (dove mancava dal round d'esordio, quando Checa centrò la Superpole in condizioni però di asciutto).

"Sono molto contento di aver centrato la mia prima pole position, è un regalo per la mia squadra in questo momento difficile – ha dichiarato Badovini dopo aver piegato Melandri in lungo duello fatto di sorpassi a distanza – Non mi aspettavo di farcela, perché ero leggermente davanti a Melandri in pista e lui era avvantaggiato, mi soffiava il miglior tempo ad ogni passaggio. Ho preso fiato dopo aver rischiato di cadere a pochi minuti dal termine, ho raffreddato le gomme e la mente, e ci sono riuscito".

Le prestazioni di Badovini con Ducati sulla pioggia ricordano quelle di un altro Ayrton, Senna, dal quale l'italiano ha preso il nome. Il brasiliano fu ribattezzato "Re della Pioggia" su quattro ruote, ed il suo omonimo sembra intenzionato ad emularne le gesta su due.

"In realtà dipende molto dalle sensazioni che ti dà la moto – ha minimizzato con modestia Badovini – Lo scorso anno ha piovuto spesso, eppure non ero molto competitivo. Invece con la Panigale, sul bagnato, ho un'intesa perfetta. Non potrei chiedere di più".

Restano però le difficoltà sull'asciutto, condizione nella quale si correrà probabilmente domani.

"In condizioni normali bisogna usare un setup più estremo con questa moto, mentre sul bagnato contano di più le sensazioni del pilota. Il limite della Panigale forse in questo momento è un po' più basso di quello delle concorrenti, ma ci stiamo lavorando tutti. Sul bagnato conta di più il limite umano di quello tecnico potrei fare una bella gara".

Nel più classico esempio di "testa-coda", Carlos Checa partirà invece dalla penultima fila.

"Mi dispiace perché Carlos è un gran pilota – ha commentato Badovini – Ha accusato la caduta di ieri durante le QP1, ma sono sicuro che in gara riuscirà a recuperare posizioni”.

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