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SBK, Checa-Ducati: allarme Rosso

"Arrabbiato per la caduta". Melandri pensa alla gara, Guintoli alla classifica

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Nuvole nere, di pioggia triste e rabbia, stazionano da tempo sopra gli uomini Ducati. Nella stagione più difficile dell'epoca recente per la Casa di Borgo Panigale, ogni speranza sembra destinata ad infrangersi contro un muro o, peggio ancora, sull'asfalto.

Al Nürburgring, la squadra ufficiale SBK si presentava reduce da due giorni di prove a Misano che, non fosse stato per la brutta caduta di Eddi La Marra, avrebbero regalato un sorriso: tempi di tutto rispetto e fiducia in sella aumentata avevano rinfrancato il morale di Carlos Checa ed Ayrton Badovini alla vigilia della ripresa delle ostilità dopo la pausa estiva. Invece, se il biellese ha ricevuto uno schiaffo figurato da parte del cronometro (14º tempo nelle QP1, staccato di + 1.355), lo spagnolo si è scontrato per l'ennesima volta con l'asfalto. Il corpo dell'ex-campione del mondo è abituato ad assorbire urti ben più forti, ma la sua mente sembra offuscata da tanti tentativi andati a vuoto.

"Sono arrabbiato per la caduta – ha dichiarato Checa, che deve ancora decidere se prolungare l'avventura con Borgo Panigale oltre i termini questa stagione – Sono scivolato perdendo l’anteriore, ed abbiamo perso tutta la sessione perché la moto è rientrata al box quasi alla fine del turno. Tempo che ci serviva, anche perché domani c’è la possibilità che piova. Invece non sono riuscito a fare neanche un giro. Speriamo che le condizioni rimangano asciutte, altrimenti resterò fuori della Superpole".

Più speranzoso Marco Melandri, che nonostante la decima posizione provvisoria ha chiuso a + 0.671 dal miglior tempo. Il ravennate, per diversi motivi, ha spesso faticato in qualifica. Urge una risposta immediata, per mantenere vive le speranze nel titolo.

"È stata una giornata abbastanza buona, la moto lavora bene qui nonostante una pista con molte buche e sconnessioni – ha dichiarato "Macio" – Con le gomme dure siamo andati bene, ma con le morbide non riuscivo a guidare perché non entravano in temperatura e perdevo aderenza. Domani riproveremo perché è importante partire più avanti possibile per fare una buona gara. Il passo è comunque buono, e potremo lottare per il podio".

A proposito di titolo, il capo-classifica Sylvain Guintoli ha confermato la propria costanza di rendimento, chiudendo la prima giornata di prove al sesto posto staccato di mezzo secondo. Cosa più importante, tra i suoi diretti rivali in campionato, solo Sykes lo ha preceduto.

"Il mio obiettivo era verificare le condizioni della spalla, e devo dire che nonostante il dolore ho notato un grosso miglioramento rispetto a Silverstone – ha detto il francese Questo è positivo, specialmente perché abbiamo avuto qualche problema ma, senza dover considerare malanni fisici, ho potuto lavorare al meglio. Per quanto riguarda il mio stile di guida, ho notato che questa pista richiede degli adattamenti per poter essere davvero veloci. Oggi quando provavo a spingere non ho fatto segnare tempi eclatanti, quando invece cercavo nuove linee e pensavo di essere lento i tempi si sono abbassati anche con la gomma usata. È un bel segno, siamo sulla strada giusta".


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