L'annus horribilis di Ducati non sembra aver fine. Se in MotoGP e SBK la Casa stenta, per usare un eufemismo, ad ottenere risultati degni del suo blasone. Fin qui però, il rendimento in Superstock è stato il più classico esempio di "luce in fondo al tunnel". Tra Eddi La Marra e Niccolò Canepa, rispettivamente quinto (85 punti) e secondo (109 punti, -36 dal leader Sylvain Barrier) in campionato, la Panigale 1199 ha raccolto sette podi tra i quali una vittoria (La Marra, ad Assen), ai quali va aggiunto il terzo posto di Jezek a Imola.
In questo contesto, l'incidente del 24enne pilota di Ferentino sofferto ieri nei test di Misano assomiglia però pericolosamente alla tegola definitiva caduta su una stagione iniziata male e proseguita con ancor maggiori difficoltà.
La Marra, caduto ieri in uscita dalla curva 6 con un violento high-side, è stato ricoverato all'ospedale Bufalini di Cesena con un forte trauma cranico. La seconda TAC, fatta ieri sera, ha evidenziato un aggravamento del trauma, facendo optare lo staff medico per un intervento immediato per ridurre il versamento sanguigno. Come riportato dall'ingegnere Ernesto Marinelli di Ducati e confermato da una nota del Barni Racing Team, l'operazione si è svolta senza complicazioni, e La Marra ha passato la notte bene. Al momento, il pilota è tenuto in coma farmacologico come da prassi, con prognosi da sciogliere in 72 ore, il normale tempo di decorso post-operatorio.
La data del suo rientro alle competizioni rimane incerta. Il round del Nürburgring è ovviamente fuori discussione. L'ipotesi più probabile è quella di un ritorno a Magny Cours, il fine settimana del 6 ottobre, dal momento che la Stock non correrà né a Istanbul né a Laguna Seca. L'unica cosa certa è che la lista di infortuni dei piloti "rossi" delle derivate di serie sta diventando molto, troppo lunga. Nell'ultimo caso il dito si può puntare solo contro il Fato, ma considerando anche le cadute di Checa e Badovini in SBK – alcune delle quali hanno lasciato lunghi strascichi fisici – la sensazione è quella di una moto tanto ostica quanto avvenieristica.
Ora Canepa fronteggia il difficile compito di arginare Barrier da solo, difendendo l'ultimo baluardo di speranza in inferiorità numerica. "La notte è più buia subito prima dell'alba", recitava il Batman di Christopher Nolan, ma solo un cavaliere (oscuro o meno) potrebbe non bastare. Serve un esercito, e bardature pesanti. In bocca al lupo Eddi!