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SBK: la EVO prende forma

Sei motori per pilota con elaborazione "stock". Tetto ai prezzi non ancora fissato


Con la fine della pausa estiva – il calendario riprenderà al Nürburgring questo fine settimana – il regolamento SBK continua ad evolversi. Se le novità diffuse dalla FIM non sono sostanziali per le SBK "pure" – mancano ancora gli importi del tetto ai prezzi di sospensioni e freni – comincia a delinearsi con più chiarezza il regolamento della neonata categoria EVO. I punti salienti:

SBK

– Otto motori per pilota a stagione (due per le wild-card), ma libertà di scelta sul numero di motori da utilizzare nell'arco di un fine settimana di gara. In caso di utilizzo di uno o più motori addizionali, la penalità consiste nella partenza dal fondo dello schieramento per DUE gare.

– Cambio: due opzioni per scegliere i rapporti, da dichiarare ad inizio campionato (due cambi saranno consentiti a ciascun pilota ogni week-end di gara) 1) due rapporti per ogni marcia (A e B), che non potranno però essere mischiati. Due opzioni per il rapporto primario: quella di serie, ed una scelta dal costruttore. 2) tre rapporti per marcia (C, D, E) che non potranno essere mischiati. In questo caso, solo il rapporto primario "di serie" potrà essere usato.

– Sospensioni e freni soggetti a "price cap" (da definire)

SBK EVO

– Sei motori per pilota (due per wild-card), ma rotazione libera durante il week-end di gara. Inizione di serie. Ride-by-wire (valvole controllate elettronicamente) fruibile solo se presente anche nella versione omologata di serie. Nessuna modifica può essere apportata ai cilindri, pistoni, testata, ingranaggi, albero a camme, albero motore.

– Cambio: una sola opzione di rapporti, di serie o ad hoc.

– Centralina: due opzioni: 1) originale con la possibilità di cambiare il software 2) Kit alternativo, il cui prezzo non può però superare di 1.5 volte quello del sistema di serie.

– Elettronica: sensori addizionali devono essere approvati da Dorna/FIM e non superare i 1000 di prezzo al pubblico (Iva esclusa). Dieci sensori al massimo consentiti.

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