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MotoGP, Brno: Crutchlow, pole rivoluzionaria

Cal precede Bautista e Marquez con frecciata a Lin Jarvis. Rossi settimo, Dovi nono

Brno: Crutchlow, pole rivoluzionaria

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Se la qualifica di oggi dovesse avere un titolo cinematografico, sarebbe "La classe operaia va in paradiso". Cal Crutchlow, britannico dall'animo "blue collar" e voce senza filtri, non solo ha portato la M1 del team Tech3 in pole position davanti ad un'altra moto clienti – la Honda di Bautista – ma ha anche chiuso la dichiarazione di rito nel paddock con una chiara frecciata ai vertici Yamaha, che non sono riusciti a trattenerlo nelle negoziazioni del mercato estivo. Chiude la prima fila Marquez, poi Pedrosa, Lorenzo e Smith. Rossi solo settimo ed ultimo su Yamaha.

"Sono contento – ha esordito con calma Crutchlow ai microfoni televisivi –  Abbiamo fatto un ottimo lavoro. Siamo cresciuti costantemente dopo qualche problema nella ricerca dell'assetto migliore. Non mi aspettavo la pole, credevo ci fossero due piloti più veloci di me, ma ci siamo riusciti. Questa è la mia prima 'vera' pole, visto che ad Assen Lorenzo era fuori causa. Però, considerando che i piloti ufficiali Yamaha hanno provato qui da poco, credo che Lin Jarvis abbia sprecato i suoi soldi", la chiosa caustica del pilota, che lascerà la casa di Iwata a fine anno per andare in Ducati.

Q2 – Lorenzo esce per primo dalla pit-lane e si lancia subito all'attacco tentando di negare la scia a Rossi e Bradl, ma sono Crutchlow e Marquez a marcare i migliori riferimenti al primo giro lanciato: 1'56.0 per il britannico, 1'56.1 di Marquez.

Prima della consueta pausa per il cambio gomme, Bautista si porta in prima posizione con un sorprendente 1'55.754. Solo Marquez e Pedrosa migliorano al secondo giro, mentre i piloti Yamaha non fanno registrare caschi rossi. Arrancano le Ducati: Dovizioso e Hayden sono a circa un secondo e mezzo dal miglior tempo, ai margini della Top 10.

Al secondo "run", Lorenzo ritarda l'uscita per cambiare le mappature mentre Crutchlow parte con il cosiddetto "coltello tra i denti" e sigla un subito un 1'55.527 che lo porta al comando. Pedrosa e Lorenzo accendono qualche luce rossa sui monitor, ma non riescono a strappare al britannico la sua seconda pole position stagionale. Chiudono la prima fila Bautista (+ 0.227) e Marquez (+ 0.336), mentre in seconda fila Pedrosa (+ 0.341) precede Lorenzo e Smith. Solo settimo ed ultimo su Yamaha in griglia Rossi (+ 0.659), che partirà davanti a Bradl e Dovizioso.

Q1 – Iannone colleziona la seconda caduta di giornata, e Pirro stenta a risalire la china. Edwards e Petrucci fanno da apripista, ma sul finale sono in tre a giocarsi l'accesso alla Q2: Iannone la spunta con un 1'58.134, piegando per soli 35 millesimi un indomito Edwards. Escluso per due decimi Espargaró, partito tardi dopo caduta in FP4, che precede Pirro.

FP4 – Marquez parte forte fin dai primi minuti e sigla subito un 1'56.277; solo Lorenzo lo marca stretto ad un decimo di distanza mentre Pedrosa, Crutchlow e Smith sono ad oltre mezzo secondo. Sul finale resiste il tempo dello spagnolo, con Lorenzo e Crutchlow rispettivamente a + 0.193 e + 0.275. Pedrosa, che continua ad accusare dolori alla spalla, chiude a circa mezzo secondo. Parte lento Rossi, che insieme a Lorenzo fa qualche giro con gomma dura, salvo poi risalire al quinto posto (+ 0.659) ma con tempi di circa mezzo secondo più alti che nella FP3. Dovizioso è ottavo (+ 0.904) e torna sotto il secondo di distacco. Migliora anche Iannone, decimo (+ 1.171).

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