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MotoGP FP1: Marquez intoccabile a Indy

Il rookie unico sotto l'1'41, poi Crutchlow e Lorenzo. Rossi quinto, Pedrosa solo 7º

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Marc Marquez si è aggiudicato il più classico dei "botta e risposta" tra Honda e Yamaha nel primo turno di prove libere della MotoGP sul circuito di Indianapolis. Il pilota di Cervera, unico a scendere sotto l'1'41, ha siglato un 1'40.781 a due minuti dal termine che li ha consentito di resistere agli attacchi di Cal Crutchlow (+ 0.300) e Jorge Lorenzo (+ 0.480).

Senza patire l'esordio in MotoGP su un tracciato atipico come quello della "Brickyard", il rookie ha così cominciato al meglio la sua campagna per il cosiddetto "hat trick" in suolo americano dopo le vittorie ad Austin e Laguna Seca. La facilità e l'autorevolezza con la quale ha impostato il ritmo al vertice – 5 giri tra 1'41 basso e 1'40 alto contro l'1'41 medio di Jorge Lorenzo, il secondo per regolarità – non lasciano tranquilli gli inseguitori.

Quarto posto per Stefan Bradl (+ 0.643), a lungo sul podio virtuale ed apparso nettamente più a suo agio dopo il primo podio ottenuto in California lo scorso GP ed il conseguente rinnovo del contratto. Risale sul finale, ma chiude con il quinto tempo (+ 0.766) Valentino Rossi, autore di solo tre passaggi sotto 1'42 e che, come il suo compagno di squadra ha lamentato alcuni problemi di aderenza ai quali hanno cercato di ovviare tramite un calibramento delle mappature mirato a ridurre le derapate in uscita.

Nessun fulmine a ciel sereno in Ducati. Il più veloce è stato Andrea Dovizioso, ottavo (+ 1.012) alle spalle di un Dani Pedrosa guardingo. Telaio nuovo o vecchio, poco cambia nei tempi sul giro, come dimostra il nono tempo di Nicky Hayden (+ 1.049) in pista con la GP13 più "antica". Da segnalare l'undicesimo tempo di Ben Spies (+ 1.726), che dopo una lunga assenza (ultimo turno disputato al Mugello, ma solo pro-forma per riscontrare l'inabilità a correre) è chiamato a riprendere lentamente gli automatismi. Il texano ha comunque preceduto Andrea Iannone, dodicesimo e ancora lontano dalla forma migliore dopo la lussazione alla spalla sinistra rimediata al Sachsenring.

Da segnalare come la scelta delle mescole si sia orientata verso la soft anteriore e posteriore per la stragrande maggioranza dei piloti. Ciò non è comunque bastato ad evitare a Karel Abraham un doloroso high-side che lo ha spedito in infermeria per sospetto infortunio alla spalla sinistra.

I tempi:

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