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MotoGP, Marquez: Pressione? Su Lorenzo e Pedrosa

"Con loro al 100% sarà più difficile, ma capirò il mio vero livello e la mentalità non cambia"

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All'inizio del "girone di ritorno" della MotoGP, Marc Marquez è esattamente dove voleva essere. In testa al campionato, con 16 punti di vantaggio su Pedrosa e 26 su Lorenzo. Non male per un'esordiente, reduce da due vittorie consecutive, anche se la parte più difficile viene ora. Perché, agli occhi di molti, il 20enne di Cervera comincia a godere dei favori del pronostico e stare in testa, si sa, a volte è più difficile che inseguire.

Hai vinto a Indianapolis negli ultimi due anni, anche se in Moto2. Cosa ti piace di questo circuito?

"In generale, mi piace lo stile americano. Specialmente qui a Indianapolis, un luogo storico e speciale. La pista è molto particolare e devi essere estremamente concentrato.

Tu sei l'uomo del momento in MotoGP, ma Casey Stoner sta aiutando con lo sviluppo della moto 2014… come ti fa sentire?

"Molto bene, per noi è importante. Non ho ancora parlato con i giapponesi quindi non ho informazioni precise, ma Casey è molto veloce e la cosa importante era che portasse la moto al limite, perché c'erano componenti nuove e senza spingere molto non si poteva sapere se andassero bene o meno".

Indy è una pista molto veloce. Che punte raggiungerà la tua moto?

"C'è uno dei rettilinei più lunghi del mondiale. Non ho mai corso qui con una MotoGP, ma direi che raggiungeremo i 350 km/h… Arriveremo alla prima staccata molto veloci, è una curva veloce e abbastanza pericolosa, quindi ho già cominciato a cercare riferimenti".

Sei sorpreso dei risultati ottenuti fin qui in questa stagione?

"Non me lo aspettavo. All'inizio volevo solo portare a termine una gara, poi finire sul podio, poi vincere. È successo tutto molto fretta. Ho vinto tre gare e fatto sempre podi quando ho tagliato il traguardo. Credo di essermi sentito molto bene su questa moto fin dall'inizio, a mio agio e forte".

Come sei riuscito a fare questa transizione così in fretta?

"Credo innanzitutto che sia più facile rispetto al passaggio dalla 125 alla Moto2, dove il peso della moto raddoppia, il motore passa da due a quattro tempi, e poi sei anche più giovane e meno esperto. In MotoGP dovevo innanzitutto capire gomme ed elettronica, ed impostare un nuovo metodo di lavoro nei box. È stato molto importante fare i test privati in Malesia lo scorso anno, dove ho provato veramente tantissime cose e ho iniziato a capire come funziona il tutto".

Ora, con tre gare consecutive, arriva la parte più dura del calendario?

"Si, perché bisogna mantenere sempre alta la concentrazione, sia del pilota che dell'intera squadra. A Indy sono curioso di scoprire il mio livello con Lorenzo e Pedrosa al 100% della forma. Sarà dura, ma comunque la pressione è sulle loro spalle".

Però ora sei tu in testa al mondiale. La tua mentalità non è cambiata per niente?

"No, è la stessa che inizio campionato. Ok, forse sento un poco di pressione perché comando la classifica e fatto un'ottima gara a Laguna Seca, quindi vorrei mantenere questo livello. Ma la mentalità non cambia".

A questo proposito, ricordiamo che a Estoril nel 2010, quando rimontasti dal fondo dello schieramento, la tua squadra mostrava il cartello con la scritta "va bene la seconda posizione". Tu però hai vinto… L'avevi visto? E cosa hai pensato?

"Si, l'avevo visto. La squadra cerca sempre di comunicarmi quello che secondo loro è meglio per me, ma a volte il mio punto di vista è diverso. In ottica campionato, per loro fare secondo andava bene. Ma per me, visto che mi sentivo di poter vincere la gara, il discorso era: perché non provarci?"

Molti piloti, soprattutto quelli di Yamaha, dicono che Honda ha un vantaggio in accelerazione. Dov'è invece, secondo te, che la Yamaha è avvantaggiata?

"Dipende dalla pista. Quando l'aderenza è buona la nostra moto forse accelera meglio, ma altre volte devi tagliare la potenza. Ora sembra che Lorenzo e Valentino abbiano provato il nuovo cambio 'seamless' e lo useranno presto in gara, quindi credo che le due moto siano simili".

Parli spesso della tua voglia di imparare. C'è un aspetto in particolare che vorresti migliorare adesso?

"Le qualifiche. Vorrei essere in grado di tirare fuori il massimo dalle gomme nuove in un singolo giro, invece fatico ancora un po'".


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