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MV Agusta F4 RR - Purosangue da corsa

PROVA - Sul circuito di Misano sull'esclusiva RR. Potente, rigida, elitaria

Moto - Test: MV Agusta F4 RR - Purosangue da corsa

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Nel mondo delle superbike da strada e da pista, la prestazione è l'obiettivo finale di qualsiasi moto. Inutile avere più cavalli di tutti se poi la moto risulta inguidabile, così come inutile avere una ciclistica sopraffina se poi si ha un motore totalmente deficitario. Ogni casa cerca di trovare quel giusto equilibrio tra potenza e sfruttabilità. E' un mondo elitario quello delle 1000cc da superbike, che nel corso degli anni ha visto spingere sempre oltre due limiti: quello del rapporto potenza/peso, e quello dello sfruttamento di tale potenza. E' storia oramai quella delle GSX R 1100 di fine anni '80, della RC 30 o della Ducati 851 solo per citarne alcune. Modelli pesanti, potenti, con carisma e personalità, precorritrici di una stirpe che ha portato a moto quali la BMW S1000RR, la Ducati Panigale, la Honda CBR1000RR o la MV Agusta F4 RR.

Ogni casa ha percorso una sua strada, figlia della propria storia. La MV Agusta ha la sua, e nella sua ultima declinazione massima, la F4 RR, si ripromette come mezzo senza compromessi.

STILE IMPECCABILE - La nuova versione della MV Agusta F4 2013 non può esser considerata come una semplice evoluzione a livello tecnologico e sostanziale, anche se a livello di design si possono notare pochi cambiamenti. Verrebbe da dire che, dal punto di vista prettamente estetico, da migliorare vi è poco e niente. La quattro cilindri varesina è la perfetta sintesi di proporzione, eleganza e anima corsaiola. Elegante nel profilo o nel proiettore anteriore, quanto cattiva nelle prese d'aria anteriori, nei quattro terminali spigolosi, ora più corti e rastremati, o nel telaio a traliccio in bella vista di color rosso in questa versione RR. Le novità risiedono nella colorazione Bianco Perlato/Nero e Rosso/Bianco, nei cerchi a tre razze sdoppiate, nelle luci a LED posizionate sullo spoiler che delimita la feritoia per la presa d’aria sotto al fanale.

MOTORE DA 200 CAVALLI - Il quattro cilindri della nuovissima versione della F4 è un'evoluzione del "Corsa Corta" che, nella versione predisposta per la RR arriva ad erogare 201 cavalli a 13.600 giri e 111 Nm (11,6 kgm). Stiamo parlando di valori incredibili in termini assoluti. Inoltre, sempre per quanto concerne questa Race Replica, il motore è caratterizzato da bielle in titanio. In questo modo, oltre ad un risparmio sul peso, anche la resistenza è stata migliorata. I pistoni inoltre, hanno subito un trattamento di anodizzazione dura che ne aumenta la robustezza e conseguentemente la resistenza alle sollecitazioni.

La stessa distribuzione è stata oggetto di modica. La nuova MV Agusta F4 RR adotta molle singole per le valvole di aspirazione e scarico. Così facendo, si è avuto un innalzamento del regime massimo di rotazione del motore che tocca i 14.000 giri/min.E' stato ottimizzato anche il sistema TSS che permette di variare la lunghezza dei condotti di aspirazione, e l'apporto di aria ai corpi farfallati Mikuni da 50 mm di diametro, a seconda del regime di rotazione.

ELETTRONICA A CONTROLLO INTEGRATO - Il concetto di prestazione, come detto, passa anche e sopratutto per lo sviluppo elettronico che permette lo sfruttamento di simili potenze. In MV Agusta hanno sviluppato un vero e proprio Ride by Wire integrale, l'oramai famoso MVCIS (Motor Veichle Control Integrated System), in grado di controllare sia la trazione che l'impennata, oltre al cambio elettronico EAS. Come lavora tale sistema? Con due potenziometri i cui dati vengono incrociati con quelli che giungono da altrettanti sensori posti sui corpi farfallati, oltre ai segnali analogici, mentre un terzo sensore comunica la chiusura completa del gas. In aggiunta, ecco una piattaforma inerziale con un sensore di assetto, basato su tre giroscopi e tre accelerometri che comunicano con la centralina elettronica per gestire l'anti-wheeling ed il controllo di trazione. 4 mappature - Rain, Normal e Sport più una definita "custom" completamente personalizzabile - regolano le modalità di intervento del sistema.

CICLISTICA DA GARA - Il telaio rimane sostanzialmente lo stesso rispetto al modello precedente, ma per questa versione sono state previste delle modifiche principalmente per il contenimento degli accessori richiesti dal nuovo sistema elettronico adottato. Modifiche hanno riguardato quindi particolari del traliccio in tubi, con saldature Tig fatte a mano. Una ciclistica da corsa, considerando come sulla RR sia possibile regolare l'altezza del perno forcellone. Peso a secco di questa F4 RR? 191 kg. Capitolo sospensioni: questa Race Replica monta forcelle e mono Ohlins a controllo elettronico, regolabili direttamente dal cruscotto poli-funzionale.

Spicca in tutto questo l'assenza dell'ABS all'impianto frenante. Certo è che comunque stiamo sempre parlando di un sistema con doppio disco anteriore da 320 mm, ed uno da 210 al posteriore, frenati da pinza monoblocco M50 Brembo GP.

Foto: Snap Shot di Casale CesareIN PISTA A MISANO ADRIATICO - Il caldo è asfissiante sul circuito Marco Simoncelli di Misano Adriatico, ma il solo pensiero di salire in sella ad una moto da 200 cavalli, con un'impostazione da vera Race Replica, ci fa scivolare una piccola goccia fredda. La moto è veramente caricata sull'anteriore, con un posteriore alto e rigido. La temperatura dell'aria è sicuramente superiore ai 30 gradi, figuriamoci quella dell'asfalto. Inseriamo la prima con il pensiero di provare la moto senza interventi su setting, controllo di trazione e quant'altro.

Abbiamo solo due turni a disposizione, e preferiamo concentrarci sul comportamento dinamico e sulle sensazioni che ci offrirà questa belva. Primo giro guardingo per prendere confidenza con una posizione molto caricata sui semimanubri, usciamo dall'ultima curva con l'anteriore che diventa leggero con una progressione eccellente ai medi regimi. Si avverte tanta coppia. Poi però, la moto si trasforma non appena passati gli 8000 giri/min. Questa F4 RR diventa una furia, una belva.

E' incredibile la velocità con cui arriva fino alla linea rossa, la rapidità con cui prende i giri, la potenza che dobbiamo compensare con la forza, quasi appendendoci. Intendiamoci, potenze simili le abbiamo già provate, ma tanta "rabbia" no, era tanto tempo che non la assaporavamo. Perchè se il lato chiaro di questa predisposizione è quello di una moto che non offre tanta potenza in maniera "elettrica" come può essere - per fare un esempio - la S1000 RR, il lato oscuro di questo animo selvaggio piace, e non poco, fiduciosi inoltre dell'avanzato sistema elettronico che comunque ci accompagna. Un vigore che continua rapporto dopo rapporto, intervallato dalla doppia luce sul cruscotto, prima arancio poi rossa, che ci indica la cambiata veloce, senza frizione.

L'innesto invero è un pò duro, e forse anche la precisione degli innesti è migliorabile. In staccata la potenzza frenante è semplicemente incredibile. Basterebbe un solo dito per frenare bene, con un impianto che regala oltre che potenza, anche un'ottima modulabilità. Le esse del circuito di Misano, così come la Variante del Parco e la doppia del Rio sono ottimi banchi di prova. La F4 RR è una moto stabilissima, con un anteriore granitico. Forse un pò "legnosa" nel farla scendere in piega, ma siatene certi, una volta impostata la piega, questa è una moto che rimane salda come se si trovasse su di un binario.

L'assetto rimane equilibrato sia in frenata che in percorrenza, ed anche in uscita, con l'impostazione del TC fissata sul livello 3 permette una buona libertà "di movimento" alla moto, pur senza pregiudicare l'equilibrio dinamico. E' una moto da corsa viva, cattiva, non per tutti in questo senso. Si avverte che il potenziale è veramente sopra le righe, ma allo stesso tempo, per sfruttarlo bisogna non esser timorosi, e capire le sue reazioni. Tra i 7000 e gli 8000 giri/min si avverte ancora una volta quel "cambio di carattere" che può incutere quasi timore se non si è abituati, ma che allo stesso tempo può esaltare. Questa moto non accetta i compromessi, deve essere domata, ed allora ti regalerà momenti impareggiabili. La sua stabilità diventa impressionante al curvone dove si comprime in maniera secca, così come diventa esaltante, mano a mano che compiamo giri, l'inserimento sempre più duro, deciso, convincente al Carro.

Il tempo a nostra disposizione si conclude, forse fin troppo presto. Questa MV Agusta F4 RR è una moto estrema, adrenalinica, senza compromessi. Non è detto che riusciate ad andare più forte con la RR rispetto alla base o alla R, anzi. L'adrenalina che scorreva ancora nelle nostre mani una volta scesi però, era la testimonianza più diretta: come un vero purosangue, vuole essere domata, tenuta ma anche lasciata sfogare per dar sfogo a tutto il suo elitario potenziale.

GALLERY MV AGUSTA F4 RR

 

Per effettuare questo test abbiamo utilizzato i seguenti capi d'abbigliamento tecnico Dainese

AGV CORSA

Anziché progettare a partire dalla calotta esterna, AGV STANDARDS, modello del quale il CORSA fa parte, inizia dalla testa del pilota le cui misure sono tradotte in un formato digitale, tramite una scansione laser. La scansione tridimensionale è una tecnologia estrememante precisa (al decimo di millimetro) che permette la trasformazione in dati digitali delle forme antropomorfe e successivamente condurre studi puntuali sulla fisionomia umana che sono il punto di partenza per la progettazione delle parti del casco a contatto con il viso. Il casco, riprodotto in tutte le sue parti mediante un modello matematico, consente l’effettuazione di analisi FEM  (Analisi agli Elementi finiti) che simula al computer una serie di crash test che riproducono non solo i test di omologazione ma anche prove secondo i più severi standard di AGV.

 

FULL METAL PRO

Tutta la tecnologia e l’esperienza maturata da Dainese nelle corse e nella collaborazione con i grandi campioni del motociclismo ha portato allo sviluppo di questo guanto racing dal livello di sicurezza elevatissimo, e che mantiene allo stesso tempo un grande comfort di guida. Costruito utilizzando i materiali più resistenti e all’avanguardia, come titanio, fibra di carbonio, filo di Kevlar®, per consentire un’elevatissima resistenza all’abrasione e all’assorbimento degli impatti, presenta soluzioni tecniche frutto dello studio ergonomico e dei punti più sollecitati in caso di caduta.

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