Il dado è tratto, dalla FIM, ma sarebbe meglio dire dalla Dorna visto che i comunicati arrivano (quasi) contemporaneamente e solo per dare una facciata di credibilità alla Federazione, è giunta la conferma del nuovo assetto regolamentare della MotoGP che farà fede a partire dal 2014.
Dal 2002, anno del ritorno dei motori a quattro tempi, mai una categoria è stata così tormentata: si è partiti con motori 990 cc di cilindrata per passare dalla stagione 2007 ad una cilindrata massima di 799 cm³, dal 2012 poi la cilindrata è stata di nuovo aumentata fino a 1000 cc, con propulsori massimo quattro cilindri con alesaggio di 81mm.
Tralasciamo gli altri particolari noti, ora si parla unicamente di centralina elettronica.
Regolamento Tecnico Classe MotoGP – Effettivo dal 2014
Regolamento Elettronica (ECU)
Moto 'Satellite'
Le dettagliate specifiche e le opzioni permesse sono confermate.
L’uso della centralina unica MotoGP, includendo il datalogger interno e il pacchetto software MotoGP ufficiale diventa obbligatorio.
Capacità massima di serbatoio 24 litri.
Massimo numero di motori per pilota a stagione 12.
Moto Factory
Ogni casa costruttrice, (inclusi fabbricanti di moto e fabbricanti di telai), possono scegliere fino a 4 piloti che correranno con lo status “ufficiale” (Factory).
L’uso della centralina unica MotoGP sarà obbligatorio. In ogni caso le case costruttrici potranno sviluppare e utilizzare il proprio software.
Capacità massima di serbatoio 20 litri.
Massimo numero di motori per pilota a stagione 5. (9 nel caso di primo anno di partecipazione da parte di un nuovo costruttore).
I motori saranno soggetti a regolamento di omologazione che congela design dei motori e delle parti interne (per i nuovi costruttori non varrà quest’ultima regola durante il primo anno di partecipazione).
CONSEGUENZE - Dunque dal prossimo anno ci saranno solo due tipi di MotoGP in pista: le 'Factory', con centralina Marelli ma software proprietario e le (chiamiamole così) 'Production Racer'.
Le prime saranno i prototipi propriamente detti, iscritti dalle case; le seconde le moto prodotte in piccola seria, per esempio dalla Honda, Yamaha ed Aprilia. E le CRT? Se vorranno potranno ancora partecipare, ma veramente da fanalini di coda, visto che già quest'anno la ART ha dimostrato di essere superiore sia alla FTR-Kawasaki che alla Suter-BMW.
In alcuni casi - vedi quello della Yamaha - le 'PR' saranno semplicemente le moto della stagione precedente demascolinizzate con la sostituzione della centralina originale con quella Marelli e software Dorna. Come compensazione queste moto avranno però 24 litri e ben 12 motori a disposizione.
Un vantaggio che dovrebbe avvicinarne le prestazioni a quelle delle moto ufficiali.