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MotoGP, Rossi si prepara: solo contro quattro

A Laguna Seca lotta a cinque per il podio, con Lorenzo e Pedrosa come outsider

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Laguna Seca è una pista diversa da tutte le altre. Lo ripetono allo sfinimento i piloti da giovedì e hanno ragione. Le montagne russe californiane hanno tanti trabocchetti, che tradiscono Marquez quando ormai la pole sembrava essere solo una formalità e incoronano Bradl re del sabato. Le Honda volano al Cavatappi e non è solo la loro velocità massima a preoccupare, “stanno meno al massimo angolo di piega e quindi stressano meno le gomme” la spiegazione di Rossi, che sa che per salire sul podio dovrà inventarsi qualcosa.

Stefan BradlLe prestazioni di Bradl, “forse ho fatto il mio miglior giro di tutta la carriera, soprattutto un ultimo settore perfetto”, e Bautista non sono fuochi di paglia. I due outsider hanno nel polso il passo per giocarsi qualcosa di importante. Che ce l’abbia anche Marquez è scontato. “Ho forzato troppo alla curva 8 – racconta la sua caduta nelle qualifiche Marc – ma la moto è a posto per la gara. Ho solo qualche piccolo particolare da mettere a posto nel warm up, ma mi sento pronto per lottare per la vittoria”. Nessuno lo mette in dubbio, il favorito è lui però 32 giri sono lunghi e l’imprevisto è dietro l’angolo.

La situazione la analizza Valentino: “questa volta la lista dei piloti che possono salire sul podio è lunga – dice – Oltre ai primi cinque non mi dimentico neanche di Lorenzo e Pedrosa. Stefan ed Alvaro sono in una situazione un po’ nuova per loro, ma sono piloti di esperienza. Fare così tanti giri però influisce, soprattutto qui dove non hai mai un attimo di respiro, si usano molto le marce corte, controllare la moto è difficile, stai sempre piegato. A volte finisci la gara senza neanche riuscire a togliere il primo tear off dalla visiera”.

Marc MarquezE le motivazioni di tutti sono alti. Bradl e Bautista vogliono il primo podio della stagione, “ma non corro mettendomi pressione voglio solo divertirmi” garantisce lo spagnolo. Diversa la versione del tedesco, “questa sera andrò a bere per festeggiare – e ne ha tutti i diritti, la sua è la prima pole in assoluto di un pilota tedesco nella classe regina – ma sento un po’ di tensione”. Marquez, poi, vuole sfruttare il momento favorevole per allungare in campionato e non nasconde che “sul passo mi sento forte”. E Crutchlow vuole riscattarsi dalla “peggiore qualifica di tutta la stagione – commenta – Quella caduta inspiegabile, ero appena uscito dai box e stavo andando piano, mi ha fatto perdere l’ultimo turno di libere e buona parte delle qualifiche per un problema ai sensori sulla seconda moto”.

Poi ci sono Lorenzo e Pedrosa e mai darli per finiti. “Io sono felice oggi – afferma Jorge – Ho centrato l’obiettivo che mi ero posto, sono riuscito a migliorarmi e non è facile guidare al massimo senza superare il limite. Però qui è difficile superare, soprattutto nelle mie condizioni, quindi punto a una bella partenza e poi aspetterò di vedere come si evolve la situazione”. Quella contro Dani sarà una gara nella gara, anche se il pilota della Honda sottolinea che “il mio primo obiettivo è finire il Gran Premio. Il dolore non è diminuito da ieri, non so cosa aspettarmi. Sono solo contento per come sono andate le qualifiche, il tempo mi soddisfa”.

Jorge LorenzoForse anche il maiorchino soffrirà il problema della Yamaha sulla pista californiana, quello dello scarso grip al posteriore dopo qualche giro. Se ne è lamentato Crutchlow, “la situazione è migliorata rispetto a ieri ma qui servirà un setting di compromesso”, e anche Rossi. Il pesarese non si è nascosto: “è il passo a preoccuparmi, perché i problemi in frenata li ho risolti. In gara sarà dura perché questa pista enfatizza ogni minimo problema. Rispetto al Sachsenring abbiamo lavorato seguendo un’altra strada ma non basta ancora”. Ci sarà solo il warm up per tentare l’ultimo colpo.

Non ha di questi problemi, sfortunatamente, Andrea Dovizioso, autore di un ottavo tempo dietro anche a due infortunati. “Non mi aspetto nessuna sorpresa in gara – ammette – I piloti davanti a me sono molto distanti come passo. Io mi accontenterei di girai dall’inizio alla fine sotto il 1’23”, loro lo faranno in 1’22” basso. I limiti della moto sono questa, non ci si può inventare niente e neanche illudersi di ripetere i tempi sul giro secco in gara”. Un ritornello conosciuto e che a Borgo Panigale devono dimostrare di avere assimilato al meglio durante la pausa estiva.

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