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MotoGP, Spies: la mia stagione inizia a Indianapolis

"Decisione giusta non correre, adesso sto bene e sono fiducioso al 100% su di me"


Ben Spies è tornato in pista, anche se solo da spettatore, a Laguna Seca in attesa di risalire in sella alla sua Desmosedici fra qualche settimana a Indianapolis. Il riposo sembra avere giovato al texano, sorridente come non capita spesso vederlo. I problemi fisici sembrano essere ormai solo un ricordo e questa è la migliore notizia per lui.

Ben, come stai?

Per la prima volta da mesi sono felice, sta andando tutto per il meglio e mi sento bene. La decisione presa insieme ai medici e alla Ducati di non correre e tornare solo al momento giusto è stata corretta. Come sapete ad Austin non ero in forma e infatti è successa la peggiore cosa, ho sofferto un altro infortunio, non ero in grado di guidare in quel momento”.

Il ritorno adesso è vicino.

I medici mi hanno visitato due giorni fa e tutto sta procedendo come previsto. Forse avrei potuto correre già qui, ma non volevamo affrettare i tempo. A Indianapolis inizierà la mia stagione, nelle prime due gare non potevo guidare come volevo”.

Sono previsti dei test in moto prima di Indy?

No, nulla del genere. Neanche su una moto stradale”.

Quali sono le tue sensazioni, sei preoccupato?

Assolutamente no, sono completamente fiducioso delle mie condizioni fisiche. Ma so che non potrò essere veloce come prima degli infortuni dal primo turno di prove. Per quello ci vorrà un po’ di tempo, ho bisogno di stare in moto, fare chilometri e ritrovare la giusta confidenza in sella”.

Indianapolis sarà il primo di tre GP di fila, sarà un problema?

Non credo, dovrò solo aspettare per scoprire come mi sentirò. Anche se non mi avete visto in pista, a casa ho lavorato molto a Dallas per il mio rientro”.

E’ stato difficile stare così tanto tempo lontano dalle corse?

In vent’anni di carriera avevo saltato al massimo una gara, quindi sì. Prima fisicamente, perché le condizioni fisiche non mi permettevano di correre. Poi, col passare del tempo, è stato difficile mentalmente, perché hai voglia di tornare in sella il prima possibile. Ma ho fatto bene ad aspettare. Inoltre c’erano molte voci, che mi sarei ritirato, che sarei andato in Superbike, che mi sarei sposato. Ho pensato solo a recuperare e a stare tranquillo”.

Hai pensato al ritiro?

“Assolutamente mai. Ho due anni di contratto con Ducati e il prossimo anno guiderò la Desmosedici. Questa parte finale della stagione mi sarà utile per lavorare in previsione 2014”.

La situazione in Ducati non è delle più semplici, cosa ne pensi?

Sono sempre rimasto in contatto con il mio ingegnere di pista, che mi aggiornava su quello che succedeva. Le cose non sono andate come si sarebbe voluto, ma piloti e ingegneri vogliono la stessa cosa. Mi sembra che finalmente si sia trovata una direzione da seguire, quindi sono fiducioso per il futuro”.

Cosa hai pensato quando hai visto Lorenzo correre ad Assen?

Ho avuto un’operazione molto simile e so perfettamente il dolore che si prova, mi sono preoccupato quando ho visto la sua caduta in Germania. Non è per niente bello né sicuro guidare in quelle condizioni, qui deve stare tranquillo”.

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