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MotoGP, Hayden e Ducati: l'America è in SBK

Contratto in scadenza per Nicky in MotoGP e dubbi sul futuro di Spies

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C’era una volta l’America, e tutto sommato ancora resiste. Non c’entra Sergio Leone (e la storpiatura del titolo di uno dei suoi capolavori), ma la MotoGP e la Ducati. E’ infatti la Rossa nostrana la marca più legata agli USA, sia perché in questa stagione guidano la Desmosedici due statunitensi, sia perché il Nord America è il primo mercato per Borgo Panigale. In previsione 2014, però, i dubbi maggiori sono proprio su cosa accadrà a Ben Spies e Nicky Hayden.

La metà italiana della Ducati è infatti quasi sicura di restare, certezza assoluta per Dovizioso con un contratto di due anni in tasca, mentre la conferma dell’opzione di Iannone è quasi scontata. Diversa la situazione per il ragazzo del Kentucky, che dopo cinque anni potrebbe essere arrivato al capolinea della sua avventura italiana. Il lustro in Ducati non ha offerto grandi soddisfazioni all’ex campione del mondo, il morale è ormai sotto i tacchi e a Bologna spingono per metterlo sulla Panigale Superbike, altra sfida tutt’altro che facile. Per il suo posto nella squadra ufficiale il candidato più probabile è Crutchlow, ma Nicky non sembra essere troppo convinto di passare fra le derivate di serie.

Se però perdesse effettivamente il suo posto in Ducati, non avrebbe molte alternative. Altre moto ufficiali non ce ne sono e l’unica alternativa sarebbe provare con una Production Racer, anche se l’ingaggio ne risentirebbe. A Borgo Panigale gli hanno offerto la SBK, una soluzione che consentirebbe di rimanere in un’azienda in cui ha molti estimatori e allo stesso tempo continuare a essere uomo immagine per gli Stati Uniti.

Questa sembrerebbe l’ipotesi più probabile, ma bisogna considerare l’incognita Spies. Il texano lo scorso anno ha firmato un contratto con scadenza a fine 2014, ma l’inizio di questa stagione ha cambiato le carte in tavola. A causa di guai fisici, Ben ha corso fino a ora appena due GP e il suo ritorno non è previsto prima di Indianapolis. Quindi, si può già dire, ha perso metà stagione. Anche dal punto di vista della comunicazione Spies non ha gestito al meglio la situazione, con continui dubbi sulle sue condizioni e tempi di recupero. Con questi presupposti, quindi, il suo contratto potrebbe non essere così blindato, soprattutto se le sue condizioni fisiche non torneranno quelle prima dell’incidente al più presto.

Ben non solo ha privato la Ducati di un pilota, ma anche di un collaudatore a tempo pieno, dovendo Pirro sostituirlo in gara. Il suo futuro potrebbe essere certo, quindi, solo sulla carta e un suo possibile ‘licenziamento’ avrebbe la conseguenza di offrire un’altra possibilità ad Hayden, questa volta col team Pramac.

Queste settimane sono decisive per Ducati che sta decidendo i piloti per il prossimo anno. L’annuncio di chi sarà a fianco di Dovizioso nel 2014 potrebbe essere fatto a Laguna Seca. Guarda caso, negli Stati Uniti.

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