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MotoGP, Pernat: Rossi e Lorenzo hanno vinto il GP

AUDIO. L'analisi di Assen: "Pedrosa pugile suonato, Ducati ha toccato il fondo"


Quello di Assen non è stato un Gran Premio avaro di emozioni. I piloti Yamaha hanno concentrato su di sé tutte le attenzioni. Rossi è tornato alla vittoria dopo quasi mille giorni, Lorenzo ha spostato in là dei limiti che sembravano invalicabili. Honda ha deluso con Pedrosa e divertito con Marquez, Ducati è sprofondata forse nel punto più basso della sua crisi. Un sabato di passione, che ci racconta Carlo Pernat.

E’ stato un Gran Premio con due vincitori – dice il manager - Se fossi stato Valentino avrei invitato sul podio Lorenzo, perché il primo è il vero vincitore, l’altro quello morale. Non è un’accusa, comunque. Rossi finalmente è tornato e non è solo merito della forcella, ma anche di un cambiamento psicologico. Le motivazioni contano più della tecnica. Il terzo uomo del giorno è Pedrosa, che è lo sconfitto. Sembrava un pugile suonato, trova la scusa dei problemi all’anteriore, ma ha fatto poco per chi punta al campionato del mondo. Ha preso un cazzotto da KO da cui sarà difficile riprendersi".

"Bella lotta tra due talenti veri - continua - quelli che saranno il futuro prossimo della MotoGP: Crutchlow e Marquez. Marc ha fatto una piccola scorrettezza, tirando una frenata anticipata e costringendo Cal all’errore, sembrava il vecchio Schumacher”.

Pernat passa poi ai punti dolenti: “Yamaha mi è piaciuta molto, mentre Honda incomincia ad avere i propri problemi all’interno perché il ragazzino Marquez non guarda in faccia nessuno. Ducati ha toccato il fondo in una giornata molto buia. Lo sviluppo non è quello che chiedono i piloti. Bisogna sedersi in torno un tavolo, perché in queste condizioni è difficile attirare nuovi piloti. C’è molto nervosismo. Bisogna decidere per un cambio radicale o seguire quello che Dovizioso chiede. Si può uscire da questa situazione, ma bisogna sbrigarsi”.

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