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MotoGP, Lorenzo: ho vinto usando la testa

Jorge domina in casa: "più dura che al Mugello, ma la mia esperienza mi ha aiutato"


Jorge Lorenzo ha stretto in un abbraccio Anna Vives sul podio, la ragazza down autrice del suo casco. “Non mi aspettavo di trovarla, è stato una bella sorpresa e adesso la sua opera verrà messa all’asta per raccogliere fondi per una fondazione che aiuta i ragazzi down”. Il maiorchino sorride alla fine di un fine settimana iniziato tra le difficoltà e terminato nel migliore dei modi possibili. La vittoria sembrava un sogno dopo la pole record di Pedrosa, ma questa volta il campione del mondo ha tirato fuori dal cilindro una magia inaspettata.

E’ la seconda vittoria consecutiva e questa volta davanti al tuo pubblico.

Vincere è sempre un’emozione speciale ma farlo quando non te lo aspetti è ancora meglio. Mi sarebbe piaciuto ancora di più se fosse stato come il Mugello, quando sono riuscito ad andarmene a metà gara. Qui invece Pedrosa mi è stato attaccato fino a cinque giri dalla fine”.

Quali sono state le difficoltà maggiori?

Ho fatto dei cambiamenti radicali alla moto nel warm up, ma comunque senza avere grossi miglioramenti. Mi sono subito accorto durante il giro di allineamento che l’asfalto era molto scivoloso. Più di una volta ho rischiato di perdere l’anteriore e finire a terra. Mi sono preso qualche spavento”.

Eppure hai vinto. Qual è il tuo segreto?

Da una parte conta molto l’esperienza sulla Yamaha, la conosco alla perfezione e riesco a sfruttarla al massimo in ogni condizione. Però questa è stata soprattutto una gara mentale. Sono riuscito a non perdere la testa ieri dopo le caduta nelle libere e il problema tecnico in qualifica. E’ quello che serva se vuoi vincere il mondiale”.

Come ci sei riuscito?

“Continuo a migliorare, lavorando con mio padre, sia sulla concentrazione che sulla guida”.

Ci voleva una doppietta dopo Le Mans.

E i 4 punti persi a Jerez. Abbiamo avuto qualche problema, ma siamo riusciti sempre a lottare per la vittoria e questa è la cosa più importante”.

Quindi la moto è migliorata?

Ho dato il massimo dall’inizio alla fine, se non l’avessi fatto non sarei riuscito a vincere. La M1, non va male, sia Crutchlow che Rossi vanno forte, ma col caldo soffriamo ancora. Mi salva l’esperienza, ma sarebbe meglio potere essere costanti come quando le temperature sono più fredde”.

Come giudichi la prestazione di Rossi?

In dieci anni sono cambiate tante cose, le moto, gli avversari. Ma Valentino è ancora un pilota forte”.

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