Tom Sykes ha deciso la sua gara ancora prima della partenza, un errore imperdonabile nel giro di allineamento ha fatto sì che fosse fuori dai giochi. Si è consolato con il giro più veloce della gara (e del circuito) ma resta il fatto che da una gara che poteva vederlo protagonista, il britannico se ne torna a casa con zero punti. In Aprilia ringraziano, Laverty si è riscattato dopo il ritiro, per motivi tecnici, nella prima manche e Guintoli, veloce e consistente, consolida la sua prima posizione in campionato. "Dopo il disastro nella prima gara, nella second aè andato tutto bene - ha detto Eugene - Bello avere vinto più gare di tutti fino a qui, dà fiducia".
Gli altri sbagliano, hanno inconvenienti e sfortune assortite, mentre il francese non sbaglia mai un colpo. Ha vinto solo nella prima gara della stagione, ma è sempre stato a podio o poco distante. Cosa che non è riuscita a Marco Melandri, che dopo avere vinto la prima gara ha dovuto arrendersi a causa di una gomma distrutta dopo pochi giri. Il ravennate ha stretto i denti, ma ha dovuto subire sorpassi a ripetizione e ha terminato in dodicesima posizione. Il risultato è che Sylvain ha 213 punti in classifica, 28 più di Sykes, 39 di Laverty e 57 di Marco.
Con un po’ di fortuna, invece, Checa ha portato a casa un 7° posto utile per il morale. Buono anche l’ottavo posto di Badovini, meno incoraggianti invece il 9° posto di Giugliano e il 10° di Fabrizio che guidano l’Aprilia, proprio la moto che ha dominato la gara.
LA GARA – La seconda manche della SBK perde prima del via un suo protagonista: Haslam. L’inglese è costretto a saltare la seconda gara a causa del dolore al braccio, provocato dall’extra-lavoro dovuto alla gamba infortunata. L’inglese ha deciso quindi di non rischiare di compromettere ulteriormente le sue condizioni fisiche e di rientrare poi a Imola.
Altro colpo di scena nel giro per andare ad allinearsi, con Tom Sykes che finisce a terra. I commissari cercano di rimettere in moto la sua Kawasaki che rifinisce a terra nel tentativo. Dopo qualche minuto il britannico riesce comunque a raggiungere i suoi meccanici ai box con il cupolino spezzato e il semimanubrio destro piegato. I suoi uomini si mettono subito al lavoro sulla ZX-10R ma i danni non permettono loro di mettere la moto in sesto prima del warm up lap e Tom è costretto a partire dai box in ultima posizione.
Fuori il poleman, Laverty parte primo e alla prima curva precede Rea, Melandri, Guintoli e Checa, superato poi nel corso del primo giro da Baz. Sykes rientra ancora una volta ai box a causa delle condizioni non perfette della sua moto per poi provare a rientrare in pista lontanissimo dalla zona punti ma è un tentativo presto abortito.
Nei primi giri Laverty e Rea dettano il ritmo e sia Melandri che Guintoli faticano a seguirlo, Checa mantiene il 6° posto mentre alle sue spalle arrivano Giugliano, protagonista anche di un dritto, e Fabrizio insieme a Davies. Al 7° giro torna nuovamente in pista Sykes, ma ormai ha sette giri di ritardo su tutti gli altri. All’ottava tornata, Guintoli passa Melandri alla staccata della prima curva e cerca di riagganciarsi ai primi due, orma distanti quasi tre secondi.
Poco prima di metà gara Melandri incomincia a faticare, a causa della gomma posteriore distrutta che perde vistosamente pezzi, Guintoli si allontana e Baz e Checa gli si avvicinano rapidamente. Poche curve e prima lo passa il francese, poi è la volta del dello spagnolo. Davanti, intanto, Laverty prende il largo e Guintoli non riesce ad avvicinarsi a Rea. Al 12° giro si ritira Camier, che parcheggia la sua Suzuki a bordo pista. Sykes si dimostra velocissimo anche se doppiato più e più volte e si prende la consolazione del giro più veloce e del record della pista.
Melandri, intanto, continua a perdere posizioni, mentre Guintoli esce alla distanza e mette Rea nel mirino. Il francese raggiunge al 16° giro il pilota della Honda e al 18° lo supera. Il podio ormai è deciso e non cambierà più fino alla fine. Vince Laverty, Guintoli e Rea gli fanno compagnia sul podio.