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MotoGP, Batta-Ducati: Unione turbolenta

Anche il test di Max Biaggi getta benzina sul fuoco tra questi "sposi" di carattere


Francesco Batta non ha "digerito" molto bene il test di Max Biaggi con la Ducati MotoGP. Dopo aver spinto a lungo per far provare al Corsaro la Panigale da Superbike - "A momenti litigavo con Gobmeier" ha ricordato il manager belga ai microfoni di Italia 1 - senza successo, ha dovuto assistere dal di fuori alla prova del romano sulla MotoGP.

"Avevo in mente un progetto di marketing che avrebbe sicuramente portato un grosso ritorno di immagine alla Ducati, alla Superbike, agli sponsor ed anche a Max Biaggi. La prova di questa settimana non capisco a cosa possa essere servita... A volte faccio fatica a comprendere le strategie Ducati".

In effetti Batta aveva pensato ad una serie di eventi che avrebbero coinvolto importatori, sponsor, ecc all'interno dei quali ci sarebbero stati anche i test di Biaggi.

Ma a parte questi screzi, il lavoro continua. Subito dopo Donington è arrivata una Ducati Panigale nel reparto corse di Alstare ed i tecnici della squadra belga hanno cominciato a lavorare sulla bicilindrica bolognese.

"Abbiamo applicato sulla Panigale il metodo di lavoro che abbiamo collaudato per anni con la Suzuki e che ci ha permesso di essere con i primi a lungo anche senza un aiuto diretto della Casa. In questo caso non c'è contrapposizione od autonomia ma solo la volontà di fornire anche noi delle informazioni utili ai progettisti ed ai tecnici della Ducati. Con uno spirito di piena collaborazione".

Il successivo step sarà nelle prossime settimane quando dal Belgio cominceranno ad arrivare relazioni complete: "In due o tre giorni di lavoro è impossibile dare delle valutazioni concrete" ha detto Batta. Poi si vedrà.

Intanto qualche piccolo spiraglio si è visto, grazie anche ad un miglioramento fisico di Carlos Checa. Oggi in gara la prima verifica.

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