Pedrosa: Marquez mi ha copiato

Prime scintille nel box Honda: "facile fare una bella gara con i miei dati"

Pedrosa: Marquez mi ha copiato

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Il motociclismo è uno sport individuale, ci sono compagni di squadra, di marca, amici, persino parenti, ma quando si accende la luce verde ognuno pensa solo per sé. Il rivale maggiore, poi, è sempre quello con cui si divide il box e arrivare dietro a chi ha la stessa moto brucia sempre un po’ di più. Il muro fra Rossi e Lorenzo ha fatto storia e forse anche Pedrosa vorrebbe ci fosse tra lui e Marquez. Il debuttante si sta rivelando una spina del fianco non solo mediaticamente per il vicecampione del mondo e il fatto che al Mugello abbia terminato la sua gara nella via di fuga non ha risollevato il morale di Dani. Perché comunque al momento della caduta gli era davanti.

Marc ha fatto una gara sorprendente dopo la terribile caduta di venerdì e anche sabato non stava molto bene – ha dichiarato Pedrosa a Catalunya RadioPerò sappiamo che ha copiato abbastanza le nostre regolazioni della moto. Gli hanno dato tutte le nostre informazioni per migliorare la trazione e in questo modo suppongo che sia tutto più semplice”. C’è una certa stizza nella parole di Dani, perché è vero che nello stesso box i dati si condividono, ma, per forza di cose, in questo caso il trasferimento è a senso unico.

Pedrosa è esperto e conosce benissimo la RCV con cui corre da ormai otto anni, mentre per Marc è tutto nuovo. Il debuttante non ha mai fatto mistero di cercare di apprendere il più possibile dai suoi rivali, “ho seguito Dani ancora una volta per molto tempo – era successo anche in Qatar e ad Austin – e ho imparato molti segreti che potrò sfruttare nelle prossime gare” ha ammesso. La stessa tecnica l’aveva usata anche in qualifica con Rossi, “cercavo qualcuno che conoscesse bene il Mugello per studiarne le traiettorie e con Valentino ho trovato il migliore” aveva dichiarato.

Niente di anomalo o che non sia mai successo prima, ma nessun pilota vuole dare un vantaggio a chi si gioca il mondiale con lui. Se Marquez non fosse caduto avrebbe appena due punti di svantaggio in classifica su Dani e aiutare chi potrebbe a fine anno poi soffiarti il titolo proprio non va giù al catalano. Del resto Pedrosa qualche segnale di nervosismo lo aveva già dato dopo le qualifiche, scagliandosi contro i ‘succhiascie’.

Non voglio mettermi a tirare dei piloti per poi ritrovarmeli davanti sulla griglia di partenza” le sue parole. Dovizioso era stato direttamente tirato in causa e gli aveva risposto: “non vedo che motivo abbia da arrabbiarsi. Nessuno lo ha ostacolato, quando sei davanti devi riuscire a staccare chi hai dietro”. Rimane il fatto che sembra Dani stia incominciando a subire la pressione di Marquez. Dopo anni in cui c’è sempre stato un motivo per cui il mondiale gli è sfuggito, ora sembra essere arrivato il suo momento. La Honda ha un piccolo, ma sensibile, vantaggio sulla Yamaha, ha potuto iniziare la stagione senza infortuni e ha raggiunto maturità e sicurezza nei suoi mezzi.

Marquez rappresenta quell’imprevisto non calcolabile, quello che forse può nuocere più alla mente piuttosto cheporsi come un vero rivale per il titolo, vista l’inesperienza. Dopo il GP di Austin andarono a cena insieme per festeggiare la prima vittoria di Marc, dopo le parole di Dani sembra difficile che possa succedere nuovamente.

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