QP Mugello: Dovi ancora in prima fila

Prima pole 2013 (con record) di Pedrosa. Lorenzo secondo, Rossi solo settimo

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Le qualifiche al Mugello hanno riservato non poche sorprese. Dopo una lunga permanenza di Lorenzo in vetta alla classifica dei tempi, Dani Pedrosa ha tirato una zampata di orgoglio all'ultimo giro lanciato, aggiudicandosi pole position e record della pista con un 1'47.157.

"All'inizio sono stato penalizzato dal traffico, avevo molti piloti in scia, Dovizioso mi ha seguito per tre giri di fila – si è lamentato PedrosaÈ stato difficile tenere le gomme calde e stare concentrato, è positivo partire dalla pole ma non mi aspettavo di migliorare il tempo dell'anno scorso".

"Fin qui è andata bene – la replica di LorenzoVolevo la pole ma non mi aspettavo che Dani facesse un giro del genere. Il mio è stato quasi perfetto, ma non sufficiente. Se le condizioni rimangono così abbiamo un buon passo per la gara".

Con gli scarichi dello spagnolo davanti a sé, Dovizioso ha siglato il terzo tempo e si presenterà per la seconda volta consecutiva in prima fila con la Ducati nonostante i problemi fisici dopo la caduta di venerdì. Dovi ha anche l'onore di essere il primo italiano in griglia, dal momento che Rossi ha ancora una volta faticato a centrare rapidamente la prestazione sul giro, chiudendo con il settimo tempo.

"Capisco che un pilota veloce non voglia essere disturbato, ma non è quello che ho fatto – ha detto Dovizioso, che si è chiarito con Pedrosa nel parco chiuso – Per fare questa terza posizione dovevo seguire qualcuno, e fare la prima fila qui è fantastico dopo la caduta di venerdì".

Q2 – Il primo graffio è di Lorenzo con un 1'47.6. Prova a rispondere Marquez, che toglie subito nove decimi al suo personal best con un 1'47.7. A quattro decimi Rossi, è il migliore degli inseguitori mentre Crutchlow scivola all'uscita della Borgo San Lorenzo.

Dopo il tradizionale cambio gomme per l'ultimo attacco alla classifica, Lorenzo stacca un 1'47.226 che migliora il record della pole position di Pedrosa lo scorso anno per 58 millesimi. L'idillio del campione in carica non dura molto però: dopo aver respinto gli attacchi di Crutchlow e Bradl, il tempo di Lorenzo viene ritoccato per 69 millesimi da un 1'41.157 di Pedrosa che vale allo spagnolo la prima pole position stagionale ed il best lap del circuito.

Agguanta la terza posizione sul filo di lana Dovizioso (+ 0.471), che sfrutta la scia di Pedrosa per spodestare Crutchlow e conquistare la seconda prima fila consecutiva dopo Le Mans. Chiudono la seconda fila Bradl, quinto, e Marquez, sesto, mentre non continua a patire la qualifica Rossi, settimo a + 0.715.

Q1 – Marquez parte col dente avvelenato e fa registrare subito un 1'49.0 che replica di fatto il tempo fatto nella FP4 e lo pone saldamente in vetta alla classifica dei tempi. Lo spagnolo chiude con un 1'48.524 di tutto rispetto, che è di fatto il suo miglior riferimento del fine settimana e lo avrebbe posto in quinta posizione nelle libere.

Si qualifica alla Q2 anche Bradley Smith (+ 0.336), anche lui infortunato (al mignolo sinistro) ma in grado di precedere nettamente l'altro rivale per l'accesso alla Q2, Andrea Iannone, staccato di quattro decimi dal britannico.

Seguono De Puniet e Barbera. Il primo italiano su CRT è Petrucci, autore del sesto tempo (+ 1.994) che gli vale la sedicesima posizione in griglia. Due posizioni più indietro Claudio Corti.

FP4 – Si alzano le temperature al Mugello, con quasi 40 gradi sull'asfalto, ma i valori in campo non cambiano rispetto ai turni precedenti. Pedrosa e Lorenzo innescano da subito un duello a distanza, girando in 1'48.0, mentre rimangono inizialmente ai blocchi Crutchlow, Dovizioso e Rossi, a lungo non in grado migliorare il tempo di ieri di 1'48.4. Nei minuti finali, un intervento sull'avantreno (dove l'italiano ha scelto la gomma dura a differenza del compagno di squadra) gli consente di riportarsi a contatto con il quarto tempo (+ 0.379) alle spalle di un buon Bradl. Il T4 rimane il settore più critico per il "Dottore", dove lascia circa tre decimi.

Ad eccezione di Dovizioso, gladiatore acciaccato con il sesto tempo a otto decimi, ancora ai margini della Top 10 le Ducati. Hayden è ottavo, Pirro decimo, entrambi con distacchi superiore al secondo.

Continuano le difficoltà di Marquez, spesso e volentieri "lungo" alla San Donato. Lo spagnolo, comprensibilmente scosso dalla caduta di ieri, accusa circa un secondo di distacco dalla settima posizione. Espargaró continua a guidare la pattuglia CRT con il dodicesimo tempo (+ 1.687), lasciandosi alle spalle la Ducati di Iannone.


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