Ducati: Spies out, la spalla non regge

Riabilitazione complessa. La squadra potrebbe schierare Pirro nei prossimi GP

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Non c'è pace per Ben Spies. Il rientro al Mugello non è andato secondo le aspettative per l'americano. Sedicesimo a + 2.730 nella FP2, il pilota Ducati ha riscontrato diverse difficoltà nella guida a causa della spalla ancora debole nonostante la riabilitazione. Da qui la decisione di posticipare ulteriormente il ritorno alle competizioni.

"Ben adesso rimarrà in Italia per altri controlli, forse la tipologia di riabilitazione che sta seguendo non è corretta e vogliamo interpellare altri medici – ha detto il team manager Francesco Guidotti Siamo in totale armonia con lui per la decisione, è evidente dai dati che non ha il totale controllo della moto, e correre in queste condizioni potrebbe essere pericoloso sia per lui che per gli altri. Per le prossime gare vedremo di continuare il discorso iniziato con Michele Pirro".

Ecco la nota diffusa dalla squadra:

"Le prove libere disputate ieri hanno purtroppo messo in evidenza ancora importanti problemi a livello muscolare per Ben Spies. L'intensa attività di riabilitazione, a cui il pilota texano si è sottoposto nelle ultime 4 settimane, ha prodotto evidenti miglioramenti che però non sono ancora sufficienti per permettere a Spies di poter esprimere al meglio il proprio potenziale in pista".

"Dopo una valutazione della situazione, Pramac Racing Team, Ducati Corse ed il pilota, hanno preso, di comune accordo, la decisione di continuare la riabilitazione e la fisioterapia, e quindi di sospendere l'attività sportiva fino al completo e totale recupero della perfette condizioni fisiche di Spies".

"Nei prossimi giorni si sottoporrà a nuovi accertamenti per valutare meglio le terapie da seguire per ottenere una totale guarigione".

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