Dovizioso: dopo l'errore, la redenzione

"Fisicamente sono al limite, non potevo fare di più". Iannone: "Serve più ritmo"

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Nonostante la caduta durante il primo turno di prove libere, dove ha battuto violentemente il collo mentre rotolava nella via di fuga, Andrea Dovizioso (7º a + 1.168) può ritenersi soddisfatto del tempo fatto registrare sull'asciutto.

"Sono molto contento di essere riuscito a fare il secondo turno perché non credevo assolutamente di farcela a girare – ha detto il forliveseNon mi è successo nulla di particolarmente grave, ma la botta al collo che ha ritirato fuori i problemi che avevo già avuto a Jerez a novembre, quando a causa di una micro-ernia non ho potuto fare i test. È molto problematico per me mantenere la posizione ideale sulla moto: non riesco a girare bene il collo quando sono in piega per guardare in uscita di curva, e anche in rettilineo non riesco a guardare bene in avanti".

Che cosa è successo nella caduta?

"Ho fatto un piccolo errore in ingresso alla prima curva con la gomma da asciutto. Dopo aver passato Hernandez sono arrivato un po' largo in traiettoria, e sfortunatamente ho preso una chiazza di umido".

Come giudichi la Ducati qui?

"Sono contento del tempo che ho fatto e del passo che abbiamo tenuto, visto che i problemi al collo si sono trasferiti su una posizione in sella tutt'altro che ottimale. Spero che nella notte non peggiori la situazione, perché sono già al limite. Nonostante questo, il mio tempo sul giro è stato buono e sono contento anche del ritmo. Però in gara devi forzare in un modo diverso, che non ti consente di gestire i problemi come in prova".

Correre davanti ai tuoi tifosi può darti una motivazione in più?

"Ogni pilota reagisce in modo diverso, tante variabili possono fare la differenza per il risultato finale. Essere al Mugello dà una motivazione extra sicuramente. Al primo run non riuscivo nemmeno a guardarmi alle spalle, e la situazione per quanto migliorata non è ottimale. Sono al limite, ma sono contento di quanto fatto fin qui".

In ripresa dagli infortuni invece Andrea Iannone, che in prova ha sfruttato al meglio Rossi come riferimento, limando decimo su decimo fino a portarsi in sesta posizione (+ 1.092), incollato a Hayden e Pedrosa.

"Fisicamente sto abbastanza bene, questa mattina avevo male al ginocchio ma poi è passato – ha detto il pilota del team Pramac – Ringrazio la Clinica per una protezione extra che mi ha aiutato a togliere il dolore. Il braccio va bene, non ho nessun dolore".

Che cosa manca, al momento, per raggiungere i primi?

"Dobbiamo soprattutto trovare una costanza maggiore. Dopo 4 o 5 giri la gomma posteriore comincia a perdere aderenza vistosamente, soprattutto nei curvoni veloci, come alle Arrabbiate, e perdiamo molto".

Dovizioso aveva detto che il Mugello si sposa bene con le caratteristiche della D16. Sei d'accordo?

"Il comportamento della moto non è poi così male, anzi va meglio che altrove. Bisogna solo trovare un po' aderenza in più e fiducia in inserimento con l'anteriore, dove oggi abbiamo sofferto un po' forse anche a causa delle temperature basse dell'asfalto. Non ho ancora visto le regolazioni ed i dati dei piloti ufficiali".

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