Marquez: terrore a 340 all'ora

Lorenzo: "biosogna prevenire i rischi". Pedrosa: "avevamo già chiesto di spostare il muro"

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La prima giornata al Mugello ha riservato qualche sorpresa all’Armada spagnola: Lorenzo si è riscattato con un primo posto provvisorio dal weekend nero di Le Mans, Pedrosa ha faticato su una pista da sempre amica, mentre Marquez ha rischiato grosso con una caduta nel punto più veloce della pista. Un volo all'ingresso della San Donato che ha lasciato tutti con il fiato sospeso, ma risoltosi nel migliore modo possibile, un grosso spavento e qualche escoriazione e contusione.

Dopo i controlli medici è stato Marc a spiegarne la dinamica: “appena dopo lo scollinamento ho toccato i freni ma mi si è chiuso l’anteriore – spiega – Ho cercato di tenere la moto ma mi stava portando contro il muro, così sono saltato dalla sella per evitarlo. Ho sbattuto violentemente il mento e mi si è torto il collo, ho anche alcune contusione a spalla, braccio e gamba destri ma a parte questo sto bene. Ringrazio lo staff medico per avermi soccorso rapidamente. Adesso ho bisogno di riposare e vedere come starò domani mattina”.

Jorge LorenzoMarc è stato veramente fortunato – commenta Jorge LorenzoQuello è un punto difficile, c’è un leggero cambio di direzione e basta un po’ di vento per perdere l’anteriore. Per chi lo affronta le prime volte non è semplice capire come interpretarlo, a volte bisogna chiudere il gas per evitare che la moto impenni”. Inoltre il muro è troppo vicino alla pista e non permette errori. “In un rettilineo come questo sì – conferma il campione del mondo – Spesso pensiamo ai rischi che corriamo solo quando succede qualcosa, in futuro dovremo impegnarci maggiormente per prevenire qualsiasi situazione di pericolo. Penso che Marc imparerà molto da questa caduta”.

Dani Pedrosa condivide l’opinione del maiorchino e ricorda che “già in passato avevamo chiesto di spostare quel muro ma ci avevano risposto che non era possibile”. Anche sulle cautele da tenere affrontando la staccata è concorde con Jorge: “ho visto i segni della caduta sull’asfalto, Marc ha perso l’anteriore – dice – In quel punto non puoi forzare subito sul freno, devi essere un po’ più dolce all’inizio. Si arriva molto veloci e il vento complica le cose, è meglio non essere mai aggressivi. Addirittura cambiano i riferimenti a seconda che tu sia da solo o in gruppo. Anche la pista fredda e il poco grip potrebbero avere influito”.

Dani PedrosaIntanto i due rivali pensano anche a domenica e partono da situazioni diverse. Il più avvantaggiato è Jorge che però non dà per nulla sconfitto il rivale. “Dani l’anno scorso era stato molto più veloce e mi aspetto che almeno riesca ad eguagliare quei tempi – avverte – Domani tutti miglioreranno e avranno più margine di noi. Siamo ancora tutti lontani dal limite”. Lorenzo ha sofferto un’aderenza non ottimale, “Bridgestone ha portato le stesse gomme di Phillip Island per evitare surriscaldamenti, ma offrono poco grip – lamenta – Oggi ho usato lo stesso pneumatico per tutto il turno e conto di potere migliorare. La moto è morbida e la sensazione è quella che potrò tenere un buon ritmo per la gara”. Non vuole però sentire parlare di possibili aiuti per togliere punti alle Honda, “le Ducati? Non credo che in questo momento in condizioni normali possano arrivare davanti a Pedrosa. Magari in futuro” chiude il discorso.

In casa Honda Pedrosa, invece, non nasconde le difficoltà ma non si dispera. “Devo migliorare in tutti i settori – ammette il catalano – Oggi ho sofferto la scarsa aderenza, soprattutto al posteriore. In più era un fenomeno incostante, cambiava non solo da giro a giro ma anche da curva a curva. Impossibile avere confidenza”. Sulle cause non è ancora del tutto sicuro, “forse hanno influito le condizioni della pista, non perfette dopo la pioggia – ipotizza – Non ho avuto una partenza perfetta questo fine settimana ma in passato qui sono sempre stato veloce e questo mi fa ben sperare. Il mio tempo di oggi non penso sia indicativo delle mie potenzialità”.

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