Rossi contro la maledizione del sabato

"Stesso distacco di Le Mans il venerdì, devo togliere un secondo per la prima fila"

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Per un secondo posto a 34 millesimi da Lorenzo ci sarebbe da festeggiare, soprattutto se fatto sotto il cielo del Mugello, uno di quegli appuntamenti che non si possono fallire. Eppure Valentino Rossi preferisce andare coi piedi di piombo. Nessun entusiasmo o facili illusioni, perché tanti anni di carriera gli hanno insegnato che si festeggia solo la domenica sera. “Anche a Le Mans il venerdì ero terzo e sappiamo come è andata a finire – ricorda – quindi aspettiamo e vedremo cosa succederà”.

Però oggi è andata bene.

E’ stata una buona giornata e siamo anche stati fortunati col tempo, abbiamo avuto un turno completamente asciutto ed è importante per la gara. Inoltre mi sono trovato bene sulla moto fin da subito e sono rimasto davanti fino alla fine. Il tempo finale non è male e le sensazioni sono state buone”.

Su quali punti avete lavorato?

Solo qualche piccola modifica che però mi ha permesso di migliorare. Inoltre a fine turno ho provato la gomma dura tenendo un buon passo ed è positivo in previsione gara”.

Ma non sei ancora del tutto convinto.

Ripeto, anche in Francia ero andato bene il venerdì mentre il sabato avevo sofferto. So che i nostri rivali miglioreranno molto e dovrò provare a farlo anch’io per restare davanti. Qualcosa da provare lo abbiamo”.

Le Yamaha sembrano volare su questa pista.

E’ stata una bella giornata per il team, con me e Lorenzo davanti a tutti, e anche per l’azienda, con Crutchlow a chiudere i primi tre. Sono riuscito a guidare bene e mi serva solo un altro piccolo passo avanti. Il grip della pista oggi non era fantastico, ma con la M1 siamo partiti da una buona base e sono stato subito veloce”.

Le Honda sono in difficoltà?

Non è la prima volta che soffrono nel primo giorno, io domani me le aspetto competitive”.

I tuoi problemi in frenata e in entrata di curva sono risolti?

Sinceramente non abbiamo fatto troppe modifiche ma oggi è stato bello guidare qui la M1, anche la lotta con Jorge fino alla fine mi è piaciuta”.

Allora perché sei così cauto?

Perché la situazione è esattamente uguale a quella del venerdì di Le Mans, come distacco, e so che bisogna fare un ulteriore passo in avanti. Oggi ho girato in 1’48”3, ma per stare davanti in gara bisogna togliere altri 6 o 7 decimi. In teoria non è un’impresa impossibile, ma in Francia non ce l’ho fatta”.

Però questa è la ‘tua’ pista.

So che è un weekend particolare, sul mio circuito preferito e con tanti tifosi, ma voglio essere prudente. Devo togliere almeno mezzo secondo sul passo e un altro mezzo per riuscire a partire in prima fila. A Le Mans il venerdì ero 3° e sono partito 8°, in Qatar 2° e ancora 8° in qualifica. Se partirò da quella posizione sarà difficile puntare al podio. Aspettiamo domenica”.

Hai visto l’incidente di Marquez?

Non ancora, me lo hanno solo raccontato. Quello è un punto pericoloso, con un piccolo dosso da affrontare leggermente piegati a oltre 340 km/h, non è difficile perdere il controllo della moto. Passare a gas aperto è complicato con una MotoGP, perché l’anteriore tende ad alzarsi”.

E il muro sembra troppo vicino.

Assolutamente, ne abbiamo già parlato in passato in Safety Commission e ci hanno risposto che non era possibile spostarlo. Ma proveremo ancora a farlo modificare”.

Pensi che Marquez possa psicologicamente risentire della caduta?

Bisogna vedere come reagirà, ma lui è un pilota giovane e coraggioso. Magari domani al primo giro farà il record della pista, Marc ci ha già fatto vedere che ne sarebbe capace”.

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