Pernat: Yamaha rende i piloti nervosi

AUDIO. "GP nel segno di Honda. Pirro la conferma che la nuova Ducati è migliore"

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Le Mans ha offerto conferme e sorprese, alcuni delle quali non molte gradite. Il trionfo di Honda, il passo falso di Yamaha, l’acuto di Ducati, tutti temi che Carlo Pernat non si è fatto sfuggire per stilare un bilancio di questo inizio di campionato. Sul suo registro sono annotati promossi e bocciati, i più e i meno. Si incomincia dai ‘buoni’: “E’ stato un Gran Premio all’insegna della Honda – esordisce il manager - Si dà sempre Pedrosa come combattuto dal nuovo arrivato Marquez, ma alla fine vince quasi sempre lui. Da quando gli hanno dato fiducia, dopo il ritiro di Stoner, sembra un altro. Sicuramente si giocherà il campionato. Spettacolo di Marquez, diciamo che è aggressivo e che si prende dei rischi, ma sta sempre in piedi ed esalta il pubblico. E’ il presente e il futuro”.

Diversa l’opinione sulla squadra blu. “Yamaha è una grossa delusione e in un ‘suo’ circuito – dice - La gara è stato un disastro, si trovano delle scuse: Lorenzo accusa la gomma, Valentino la visiera del casco appannata, però la caduta è sua. Sono indietro, pagano lo scotto tecnico dalla Honda e se non porteranno il nuovo cambio, che sembra arriverà presto, il gap rimarrà alto e i piloti stanno incominciano a innervosirsi”.

Buone notizie sembrano arrivare da Borgo Panigale: “un barlume di grossa speranza – sottolinea Pernat - anche se Rossi l'anno scorso sul bagnato era arrivato secondo. Dovizioso sta lavorando bene e la Desmosedici è sempre andata bene con l’acqua, vedremo come andrà sull’asciutto al Mugello. Importanti le dichiarazioni di Pirro, autore di una buona gara, quando dice che su questa moto non si trova facilmente significa che quella laboratorio che abitualmente guida è diversa. Ed è una cosa positiva.

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