Lorenzo furioso contro la Direzione Gara

Una riunione sul contatto con Marquez e Jorge chiede più severità

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Era un Lorenzo furioso quello che si è presentato in una riunione indetta alla vigilia del Gran Premio di Le Mans. Presenti tutti i piloti della MotoGP e all’ordine del giorno anche, ma non solo, il contatto tra Jorge e Marquez all’ultimo giro di Jerez. Il maiorchino non si è fatto sfuggire l’occasione per togliersi qualche sassolino dalla scarpa e sembra che la stretta di mano pacificatrice con l’avversario sia ormai solo un ricordo.

Si può dire che Lorenzo non aspettasse altro. “Nel calcio basta togliersi la maglietta per avere un cartellino giallo, in Formula 1 ogni manovra viene passata al microscopio mentre qui nessuno fa mai niente” ha sbottato, come riferiscono alcuni testimoni. Jorge ha continuato la sua arringa per quasi mezz’ora e non è stato tenero verso la Direzione Gara, “non ho trovato nessuno con cui parlare dopo la gara e quella manovra non è stata neppure messa sotto investigazione” ha detto. Loris Capirossi era presente alla riunione, ma le sue risposte non sembrano avere particolarmente convinto il pilota Yamaha, che a un certo punto è uscito dalla sala prima della conclusione della discussione.

La sua posizione è chiara: “Marc non avrebbe fatto quella curva senza toccarmi, se non ci fossi stato sarebbe finito nella via di fuga. La situazione è diversa dal duello con Pedrosa a Brno, dove entramnbi siamo stati corretti. In questi casi bisognerebbe prendere provvedimenti”. Marquez è stato in silenzio per tutto il tempo e qualche pilota, anche senza arrivare ai toni accesi di Jorge, ha comunque appoggiato le sue critiche. “Bisogna mettere dei paletti, dire chiaramente quali sono i limiti” la loro posizione.

Anche perché con l’introduzione della “patente a punti” i mezzi per intervenire ci sarebbero anche. Basterebbe una tiratina di orecchie a Marquez, senza sanzioni immediate per rimettere tutto alla normalità. La Direzione Gara sembra però di tutt’altro avviso e questo a Jorge non è proprio andato giù. Se ci sono delle regole devono essere rispettate e fatte rispettare, è il succo. Ma i “rappresentanti della legge” in questo caso sembrano essere stati di manica molto larga.

Non è il caso di colpevolizzare oltre modo Marquez, anche perché nessun altro pilota l’ha condannato per quella manovra, ma forse convocare i due protagonisti per parlare con loro a quattr’occhi avrebbe potuto essere una scelta saggia e intelligente. Così non è successo e anche ‘a freddo’ Lorenzo non ha cambiato la sua opinione su quel sorpasso. Fra poco i due si troveranno fianco a fianco in conferenza stampa. Chissà cosa succederà.

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