Marquez vs Lorenzo: parla il paddock

Zeelenberg: "è stata una partita a tennis". Pedrosa: "sono cose che succedono"

Il contatto tra Marquez e Pedrosa è stato argomento di discussione nel paddock per tutto il pomeriggio. Da una parte i ‘giustizialisti’, dall’altra i ‘garantisti’. C’è da dire che è la seconda fazione la più numerosa e in pochi si sono sentititi di condannare Marc. Del resto, la curva Lorenzo (oltre il danno, la beffa) è stata in passato teatro di tanti sorpassi simili. La parola va quindi a manager e piloti che hanno detto la loro sul ‘caso’ di giornata.

Lin Jarvis (managing director Yamaha): “Lorenzo ha lasciato la porta aperta. E’ stata una manovra agressiva? Sì. Troppo aggressiva? No”.

Livio Suppo (team principal Honda):Non c’è stata nessuna spallata da parte di Marc, solo un contatto fra le carene, era successa la stessa cosa fra Jorge e Dani qualche anno fa. Lorenzo pensava che Marquez fosse più distante e gli ha lasciato la possibilità di attaccarlo. Non mi sembra simile a quello successo tra Rossi e Gibernau nel 2005, in quel caso il sorpasso di Valentino è stato più ‘cattivo’. Marquez è stato bravissimo a recuperare il gap dopo il suo errore”.

Wilco Zeelenberg (team manager Yamaha): Non stiamo parlando di una gara di moto ma di tennis. Per fortuna nessuno dei due è caduto. Non voglio giudicare sulla correttezza della manovra, è la Direzione Gara a doverlo fare ed è giusto rispettare la sua decisione. Secondo me è stato un sorpasso un po’ oltre al limite e se Marquez non si fosse ‘appoggiato’ su Jorge sarebbe finito nella ghiaia, ma Jorge non doveva lasciare la porta così aperta. Comunque la manovra mi sembra diversa da quella di Valentino nel 2005, lui aveva portato l’attacco a centro curva, Marc invece l’ha iniziato prima. Marquez lo conosciamo dalla Moto2, è molto spettacolare in certi frangenti”.

Dani Pedrosa (pilota Honda): Sono cose che succedono, stiamo parlando dell’ultima curva dell’ultimo giro e in quel punto non è la prima volta che assistiamo a certi sorpassi. La cosa positiva è che nessuno è caduto”.

Giacomo Agostini (15 volte campione del mondo): Lorenzo forse avrebbe dovuto chiudere a Marquez la porta in entrata di curva. In quel mondo non gli avrebbe permesso di passare”.

Vittoriano Guareschi (team manager Ducati):Sono incazzati tutti e due e li capisco perché anch’io ho corso in moto. Non riesco a dare torto o ragione a nessuno dei due”.

Alex De Angelis (pilota Moto2):Lorenzo ha lasciato a Marquez la possibilità di attaccare e Marquez ne ha approfittato. In quei momenti, su una MotoGP, sei al limite, è un attimo sbagliare la staccata anche solo di qualche centimetro. Non penso sia stata una manovra scorretta”.


Articoli che potrebbero interessarti