Lorenzo: Bridgestone, vogliamo più gomme

Una pole come regalo di compleanno "ma non sono ancora soddisfatto"

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Ci sono weekend in cui ogni ingranaggio di incastra alla perfezione con l’altro e tutto viene facilmente. Lorenzo è arrivato in Spagna in testa al mondiale, in coabitazione con Marquez, pronto a festeggiare il suo 26° compleanno. Il primo regalo l’ha ricevuto venerdì, una curva che porta il suo nome, il secondo oggi, la 53° pole position in carriera. E un altro passo avanti verso la BMW messa in palio a fine stagione per il miglior pilota in qualifica. “Non sarebbe male avere il modello nuovo – ha scherzato ricordando l’auto vinta già nella scorsa stagione – Però una vittoria è meglio di una pole, coi soldi di quella una macchina te la compri lo stesso”.

L’umore è alle stelle, logico dopo i due decimi e mezzo rifilati a Pedrosa e la sicurezza di partire davanti a tutti. “Mi sono fatto un bel regalo di compleanno. Però – si affretta ad aggiungere – so che questa sarà una gara molto dura e non sono ancora soddisfatto del mio passo. Neanche in qualifica sono riuscito a fare un giro perfetto, ho commesso due errori in frenata e sono finiti un po’ largo perdendo qualche decimo, ma sono riuscito a recuperare spingendo al limite nelle altre curve”.

Jorge LorenzoMister perfezione, insomma, non è ancora contento e basta sentire i suoi obiettivi per domani per averne la conferma. “Oggi faceva molto caldo e domani dicono che lo sarà ancora di più – spiega – Se l’asfalto sarà più caldo di 3 o 4 gradi sarà ancora peggio e sarà difficile finire la gara, con la gomma anteriore siamo veramente al limite. Dobbiamo migliorare il setup per mantenere un passo migliore. Jerez è un circuito molto esigente anche sotto l’aspetto fisico, ma comunque meno di Austin, le frenate sono meno impegnative”.

Sono gli pneumatici al centro dei pensieri del maiorchino, e non solo dei suoi. “La scelta penso che sia obbligata, morbida dietro e dura davanti – afferma – Il problema è che l’anteriore è in ogni caso troppo soffice. Non è un caso che siano caduti così tanti piloti sia in MotoGP che in Moto2”. I piloti sono coscienti del problema e ne hanno parlato diffusamente in Safety Commision ieri. “Siamo tutti un po’ arrabbiati – spiega – Alla fine in ogni weekend abbiamo solo una gomma da usare, perché la dura al posteriore non funziona da nessuna parte anche se continuiamo a provarla. Abbiamo chiesto a Bridgestone di portare almeno due tipi di gomme che si possano usare, magari una per le qualifiche e una per la gara. Lo abbiamo detto chiaramente: abbiamo bisogno di più tipi di pneumatici che funzionino. Non possiamo girare tutto un weekend con una sola gomma”. Chissà se questa dal Giappone li ascolteranno.

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