Ducati: è un braccio di ferro

Problema (forse) risolto per Iannone, tendinite al polso per Hayden, nuovi esami per Spies

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Andrea Iannone è tipo capace di riservare sorprese quando uno meno se lo aspetta, ma forse oggi si è superato. Il debuttante ha infatti messo alle sue spalle i ‘baroni’ e per di più ha forse anche trovato, quasi inaspettatamente, la soluzione ai suoi problemi all’avambraccio. Procediamo con ordine. Il pilota di Vasto ha piazzato il settimo tempo, 1”012 da Lorenzo, un decimo e mezzo meglio di Hayden e tre di Dovizioso. “So che qui sarei stato più veloce rispetto a Losail e Austin – spiega – Secondo me in questa pista, come anche al Mugello, la Ducati soffre meno. L’asfalto non è stato rifatto da molto e c’è grip. Quindi sono contento del risultato”.

Però Andrea non vuole tirare i remi in barca. “Non è assolutamente finita – sottolinea – Domani sarà una giornata importante, voglio entrare direttamente nella Q2 per potermi giocare le due gomme e poi bisogna lavorare sul passo. La squadra mi sta aiutando molto e le sensazioni sulla moto sono buone, ma dobbiamo continuare a lavorare su setup ed elettronica, capire qual è il mio ritmo. Anche sulla gomma ho qualche dubbio, nei test qui ho sempre usato la morbida ma data la temperatura scivola troppo e mi sono concentrato sulla dura”. Iannone non è però riuscito a ripetere i tempi delle prove su questo circuito. “Fa molto più caldo – afferma – ci sono 25 gradi in più sull’asfalto ma, ripeto, con la morbida qualcosa si può ancora togliere”.

Infine il ‘mistero’ dell’avambraccio. Il problema patito da Andrea negli ultimi GP potrebbe essere dovuto al sottotuta. “Mi sono accorto che mi stringeva molto, avevo il segno della cucitura sulla pelle al termine della prima sessione – racconta – Nel pomeriggio non l’ho messo e non ho più sentito dolore, forse mi stringeva il muscolo e rallentava la circolazione. Per adesso è solo un’idea, non ho fatto più di cinque giri di seguito oggi. Domani faremo un’altra verifica”.

Nicky Hayden e Juan MartinezSe Andrea non ha risolto un problema fisico, Nicky Hayden ne ha avuto invece uno, al polso. “Il polso mi sta dando fastidio – ammette - tra le gare di Qatar e Austin si è sviluppata una tendinite, con conseguente gonfiore al polso. Non mi aveva dato molto fastidio ad Austin, ma qui la situazione è peggiorata, rendendo questo weekend una vera sfida per me. Se riusciamo a migliorare in un paio di curve però, possiamo essere molto più vicini ai primi. Il nostro set-up è simile a quello che avevamo nei test, con alcune modifiche che vengono dalle ultime due gare. Nella mattina il feeling era migliorato e il passo è stato buono. Tuttavia, nelle condizioni più calde del pomeriggio, ho sofferto parecchio con una mancanza di grip che ha compromesso la percorrenza in curva”.

Chi invece è al settimo cielo è Michele Pirro, che finalmente che ha dimenticato la ‘solitudine’ del collaudatore. “E’ stata una giornata positiva nel senso che sono tornato a fare quello che mi piace di più: il pilota – afferma - C’è da lavorare perché perdo ancora molto in alcuni settori, però nel complesso sono soddisfatto, dato che non faccio una gara da novembre. Domani cercheremo di migliorare il setup della mia Desmosedici GP13 perché questo è un pacchetto nuovo, sia di telaio e forcellone sia di motore. Stiamo cercando di migliorare tutto l’insieme, fare un altro step e metterci a posto per la gara”.

Infine, tornando al ‘bollettino medico’ di casa Ducati, continua il calvario di Ben Spies. Il texano si sottoporrà ad un nuovo controllo medico lunedì che fornirà maggiori informazioni sullo stato della riabilitazione e dei muscoli interessati dalla contrattura che lo ha colpito durante il warm up di Austin. A seguito di questo ulteriore esame, e relativa diagnosi, si avranno maggiori informazioni in merito al suo rientro nel campionato. Il pilota dell’Ignite Pramac Racing Team sta attualmente seguendo un programma che lo impegna 5 giorni a settimana comprendendo oltre 3 ore di riabilitazione e 2 di lavoro aerobico. I muscoli pettorali non sono ancora rientrati nei normali parametri ma sono già visibili miglioramenti soprattutto in merito ai movimenti di rotazione.

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