Meglio la notte del Qatar, che il sole del Texas. Dei due simboli di Valentino Rossi, in questo inizio di campionato a sorridergli è la luna. Il podio era stato uno dei migliori modi per cominciare, il sesto posto forse uno dei peggiori per continuare. Il Dottore non nasconde errori e debolezze attuali, come di lasciare gli Stati Uniti con un po’ di amaro in bocca. “Sapevamo che questo weekend sarebbe stato più difficile, ma speravamo di andare meglio – ammette - Abbiamo sofferto molto nelle prove, non abbiamo lavorato bene, abbiamo fatto la modifica giusta solo questa mattina. Per la gara abbiamo provato un altro cambiamento, ma purtroppo mi si chiudeva l’anteriore”.
Hai avuto anche un problema tecnico?
“Sì, con un disco freno. L’ho sentito vibrare già nel giro di ricognizione, mi si è staccato un pezzo, e in gara oltre a non andare fortissimo avevo problemi a tutte le staccate e ho fatto fatica nei primi giri a prendere le misure. E ho perso tempo con Bautista”.
In un certo momento però sembravi andare meglio.
“Quando ho preso il mio ritmo stavo riuscendo a raggiungere Bradl, ma ho incominciato ad avere problemi davanti. La gomma era molto rovinata e lo sterzo tendeva a chiudersi e ho dovuto rallentare. Speravamo di arrivare nei primi cinque, ma oggi non è stato possibile”.
La pista non si addice alla Yamaha, ma Lorenzo e Crutchlow sono andati meglio. Perché?
“Loro usano a un setting un po’ diverso dal mio. Io in Qatar sono stato più veloce di Cal, qui invece lui è andato subito bene, è stato bravissimo. Noi siamo arrivati troppo tardi sulla strada giusta. Abbiamo provato a fare un altro step per la gara, ma ancora dobbiamo capire bene il bilanciamento della moto. Non abbiamo fatto il massimo durante le prove”.
Quali sono queste differenze nelle regolazioni?
“E’ una questione di distribuzione dei pesi e di posizione delle ruote. A Losail e a Jerez va bene, ma qui ho avuto molti problemi”.
Come pensate di risolvere il problema?
“Abbiamo ancora qualcosa da fare. Secondo me dobbiamo trovare una via di mezzo fra la mia messa attuale e quella di Lorenzo. Abbiamo qualche idea. Il lunedì dopo la gara, a Jerez, ci sarà una giornata di test e riproverò il nuovo telaio e altre cose. Possiamo e dobbiamo fare meglio”.
Un sesto posto è una doccia fredda dopo un podio.
“Potevamo fare meglio, ma comunque ho preso punti importanti per il campionato. Credo e spero che a Jerez potremo essere più veloci, come lo siamo stai nei test. Dovremo lavorare bene e puntare al podio”.
Il bilancio delle prime due gare?
“Piuttosto positivo. Qui speravamo andare meglio, ma il secondo posto in Qatar è stato buonissimo. Ho comunque 30 punti in campionato e non sono lontano dai primi. Soprattutto sapevo che questa è una di quelle tre o quattro piste che ci faranno patire, vedremo le prossime. Saranno importanti, Jerez, Assen, Le Mans, Mugello, circuciti ‘giusti’ dove potremo andare bene. Sicuramente Marquez, Pedrosa e Lorenzo saranno molto difficili da battere tutte le domeniche”.
Quali saranno le piste più ostiche per la M1?
“A occhio, Indianapolis, Aragon e Valencia. Ma non puoi arrivare sesto neanche quando sei in difficoltà se vuoi lottare per il campionato. Se non sali sul podio, serve almeno essergli vicino”.
La bilancia in questo momento pende più dalla parte di Yamaha o di Honda?
“E’ ancora troppo presto per capirlo, in Qatar c’erano due Yamaha davanti a tutti e qua due Honda. Penso che nelle prossime gare le M1 andranno bene. L’importante sarà trovare sempre il modo di ridurre i danni, arrivare al minimo nei primi cinque nelle situazioni più difficili e attaccare dove siamo favoriti”.
Anche perché Marquez dopo la vittoria sarà un osso ancora più duro.
“Grandi complimenti a Marc, è stato bravissimo. Riuscire a vincere alla seconda gara in MotoGP non è stato un caso, devi essere un fenomeno. Qui andato forte già nei test e anche in gara ha fatto la differenza. Adesso sarà ancora più difficile da gestire, perché oltre la vittoria è anche in testa al mondiale. E’ salito in entrambe le gare sul podio e ci sono riusciti solo lui e Lorenzo. Non è un caso. Sarà dura per tutti batterlo”.
E di Jorge, cosa dici?
“Lorenzo è il miglior pilota nella migliore forma in questo momento, considerando ogni aspetto. E’ stato bravo ad arrivare vicino alle Honda”.
Quindi saranno loro due a giocarsi il mondiale?
“Questo no, almeno lo spero (ride). In Qatar Marc l’ho fregato, quindi non impossibile arrivargli davanti”.
Quando andrai a Charlotte a provare un auto del campionato Nascar?
“Lunedì e sono curioso, ma più che altro dobbiamo fare un video promozionale per uno sponsor, quindi ho paura che non sarà un gran test. Ne approfitterò comunque per provare la macchina di Kyle Busch. Non sono mai entrato su un ovale, si tengono i 350 km/h di media, sarà bello. Poi Charlotte è una pista storica, come Le Mans, sarà divertente”.
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