SBK 'flop' in TV?: risponde Guido Meda

Poco più di un milione di spettatori. Le cause, le scuse. E noi pensiamo che...


In questi giorni ha fatto notizia il relativo flop degli ascolti della gara Superbike di Aragon. Un milione di spettatori non sono certo molti se confrontati con gli oltre quattro milioni della MotoGP, anche in questo periodo che non si può definire fortunato per il motociclismo.

Sul web e nelle redazioni questi dati sono stati discussi ed esaminati ed ognuno, come sempre in questi casi, si è fatto una sua idea. C'è chi ha dato la colpa alla prima bella giornata di primavera, chi - inevitabilmente - ha rimpianto il vecchio commento, chi si è soffermato sulla poco spettacolarità delle corse.

Tutto vero, ma vi invitiamo a leggere la lunga riflessione del commentatore, Guido Meda, che ci sentiamo di condividere quasi totalmente.

"Intervengo con qualche riflessione "comprarativa" dopo aver letto svariate considerazioni di colleghi, tra i quali anche il bravo Mauro Sanchini che rivendica una sorte di parità dell'audience tra passato e presente. Il che non è del tutto vero. Ballano tre punti percentuali di aumento, che non sono pochi ma nemmeno ancora un obiettivo raggiunto. Penso però che si debba fare ordine. L'audience del primo round europeo della Superbike non è stata affatto stellare, ma è comunque più alta di quel che faceva su La7. Gara1 di Aragon,una corsa noiosetta e priva dei suoi migliori protagonisti, ha totalizzato tra Italia1 e Italia2 un milione di telespettatori con una share "reale" dell'8 e qualcosa %. Di gara due parlo dopo". Leggete il seguito cliccando QUI.

Come ha scritto correttamente il telecronista di Mediaset non esiste una singola causa al problema. In Superbike, però, sostanzialmente, mancano i personaggi dopo l'uscita di scena di Max Biaggi ed il format delle due prove che è bellissimo per gli spettatori in circuito, lo è meno per chi alla gara assiste da casa.

Se ne era già reso conto, pur essendone un difensore accanito, Maurizio Flammini, che infatti con il fratello Paolo avrebbe voluto provare quest'anno la formula della 200 Km, magari con i rifornimenti. La trovammo una magnifica idea, perchè l'SBK deve essere diversa dalla MotoGP. Inoltre trattandosi di moto derivate di serie una sfida di quel tipo ha una sua logica.

Lo sappiamo: qualcuno griderebbe immediatamente al sacrilegio, ma ricordiamo che lo sci per diventare televisivo ha inventato i pali snodati che hanno obbligato gli sciatori a cambiare tecnica. Prima gli si passava attorno, ora gli si passa sopra. Questo per dire che cambiare fa parte della nostra stessa natura. Non sopravvive e si perpetua il più bravo, ma chi si evolve più rapidamente. Chi trova le soluzioni e le adotta con maggiore rapidità.

Concludiamo con una esortazione: il motociclismo agonistico, ed il motociclismo in generale, sta vivendo veramente un momento difficile che noi, che lo seguiamo dagli anni '70, non ricordiamo. E' importante, in questa fase, cercare soluzioni comuni. E l'analisi, da dentro, schietta, sincera, di Guido Meda ci aiuta in questa direzione. E di ciò dobbiamo dire grazie al web, visto che Guido si è rivolto a noi tramite facebook. Vorremmo aggiungere, se tutto i blogger fossero così...

E voi cosa ne pensate? Scrivetelo QUI.

La foto di Meda e Ranghieri , cortesia di motociclismo.it


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