Aragon, Davies: from zero to hero

"Da ufficiale ho trovato l'ultimo 10%, ma non penso al titolo"


Il tempio isolato dal mondo del circuito di Aragon ha consacrato un nuovo eroe della SBK. Chaz Davies, gallese dal carattere timido e alla mano, aveva lasciato intravedere il suo talento lo scorso anno con tre podi e una vittoria. In Spagna ha dimostrato di avere un "polso" degno dei migliori della categoria centrando una doppietta in sella alla BMW che lo proietta al secondo posto nella classifica iridata alle spalle di Guintoli (+ 22). Eppure l'amico di Casey Stoner non si monta la testa.

"Non credevo di poter vincere così in fretta sulla nuova moto – ha ammesso, senza falsa modestia – Dopo lo stupido errore in gara 2 a Phillip Island mi ero fustigato. Era importante a livello psicologico dare una risposta decisa, ma è solo la seconda gara del campionato e non voglio montarmi la testa. Devo mantenere lo stesso approccio che avevo quando ho vinto la Supersport, lavorare a testa bassa, gara per gara, non dimentichiamo che ce ne sono altre 24. Non penso al titolo".

Però dopo il secondo GP della stagione hai già il doppio delle vittorie della scorsa. Che cosa è cambiato?

"In me niente. È la prima volta che ho il supporto da pilota ufficiale. Riusciamo a fare molti test, passare più tempo in pista. A Jerez abbiamo fatto cinque test invernali, dove mi sono divertito molto a girare da solo senza pressione. Di solito inizio a capire una moto verso maggio o giugno, non sono il più veloce in questo, invece già a Phillip Island avevo una buona comprensione del pacchetto".

Dall'esterno sono sembrate due vittorie facili. È cambiato qualcosa nel tuo approccio alla gara?

"Innanzitutto non è così. Ho dovuto spingere al massimo con Guintoli alle mie spalle. Poi è stato importante trovare l'ultimo 10% nei test della scorsa settimana. Insieme alla squadra ho fatto una piccola modifica al freno motore che mi ha aiutato molto, senza stravolgere le geometrie. Forse anche per questo ho fatto la mia prima qualifica buona in due anni. Sul passo sono sempre stato competitivo, ma partire davanti rende tutto più facile".


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