Davies: dal cross con Stoner alla 1ª fila

Il compagno di Melandri: "Sorpreso, le qualifiche da sempre il mio punto debole"

Share


Chaz Davies è arrivato in BMW sottovoce. Il britannico campione della Supersport 2011 aveva raccolto quattro podi lo scorso anno su Aprilia, raggiungendo l'apice con la vittoria in gara 2 in Germania, ma rappresentava una scommessa per la casa tedesca. Invece dopo aver corso praticamente in ogni campionato immaginabile (tra cui AMA, 125, 250), il 26enne sembra finalmente avere trovato una casa adatta a lui tra le derivate di serie, tanto da essere autore di una qualifica ad Aragon che lo ha visto staccare nettamente un compagno di squadra blasonato del calibro Melandri, più lento di circa un secondo e mezzo. Ci sono le premesse per una rivalità interna destinata ad ostacolare la caccia al titolo del ravennate.

"Non so che problemi abbia avuto Marco – ha detto timidamente Davies – Io non ho avuto problemi di chattering ma siamo due piloti dallo stile e corporatura abbastanza diversi, quindi non usiamo assetti simili".

A preoccupare gli avversari, la sua rapidità nell'adattarsi alla BMW. L'anno scorso l'inizio di stagione fu disastroso (due "zeri" per infortunio all'esordio e tre ritiri nelle prime cinque gare), mentre quest'anno ha esordito con un quarto posto a Phillip Island.

"Abbiamo fatto grandi passi avanti. Le qualifiche sono sempre state il mio punto debole. La gente fa fatica a capire la difficoltà nell'interpretare una Superbike. Io sto ancora cercando di capire al meglio la BMW e di adattarla al mio stile di guida".

Il suo marchio di fabbrica sono le staccate e la velocità in ingresso di curva, e questo sembra sposarsi bene con le caratteristiche della S1000 RR.

"È una moto molto stabile in frenata e ben bilanciata. Il tracciato qui è difficile, con molti cambi di pendenza ed un mix di curve lente e veloci. Io non sono uno specialista quindi mi sono concentrato su trovare un buon compromesso. Ho ancora molto da imparare sulla BMW".

Tuttavia una vittoria o un podio in gara domani ne cambierebbero il rango interno da apprendista a maestro.

"Punto al podio, ma qualificarmi in prima fila mi ha sorpreso. Ho fatto un 1'57.4 con la gomma da gara, e non credo in molti siano in grado di fare altrettanto. Credo che il passo medio sarà intorno all'1'58, che sarebbe comunque mezzo secondo più veloce dello scorso anno".

Forse anche sulla scorta di una timidezza comune, il britannico è buon amico di Casey Stoner, che però probabilmente si limiterà sempre a tifare per lui da casa.

"Ogni tanto facciamo cross insieme, e ci conosciamo da quando eravamo piccoli e facevamo le nostre prime corse. Però non ci alleniamo più in pista insieme. E non credo che verrà mai ad una corsa della Superbike, sappiamo bene quanto non gli piacciano i paddock (ride)".

__

Articoli che potrebbero interessarti