Il lato B(ello) della Superbike

Non solo moto, i volti femminili della SBK ai raggi X

Rispetto alla MotoGP, la Superbike è sicuramente un ambiente più famigliare, dove il detto "donne e motori, gioie e dolori" non si applica con frequenza. Anzi, molti piloti sono soliti viaggiare con consorti o compagne che dividono senza problemi l'attenzione con le "altre" belle, ossia le rispettive moto. Andiamo a scoprire chi sono.

Marco Melandri, BMW, Manuela Raffaeta – Il ravennate è sempre stato veloce, vincendo un mondiale in 250 e collezionando due titoli di vice-campione in 125 (1999) e MotoGP (2005). Però ha anche una sfiga pazzesca, due squadre hanno chiuso i battenti con lui e gli infortuni lo hanno spesso perseguitato (voto: 7). A dargli speranza e tranquillità il fatto di essere per la prima volta dal 2007 al secondo anno consecutivo sulla stessa moto, che è veloce ed ha alle spalle la casa dalle "tasche più larghe" al momento in SBK (voto: 9). A scatenare l'invidia di avversari e pubblico non è però la RR, quanto la fidanzata Manuela Raffaeta, che difficilmente passa inosservata tra box e paddock anche grazie al guardaroba spesso e volentieri "aerodinamico" (voto: infinito, come le sue curve).

Eugene Laverty, Aprilia, Pippa Morson – L'alfiere ufficiale della casa di Noale si è dimostrato veloce, ma deve ancora superare la prova della costanza nell'arco di un campionato (voto: 7). Sulla moto invece non si discute, due mondiali negli ultimi 3 anni con Biaggi e due doppiette per cominciare il 2013 anche senza il romano (voto: 10). La fidanzata di Laverty è soave, ha un sorriso per tutti, non "se la tira" neanche un po', ed è molto attiva sui social network a supporto del suo Eugene (voto: 9.5).

Jonatan Rea, Honda, Tatia Weston – Timido ed educato, Johnny riscuote i favori di chiunque lavori al suo fianco. Nonostante una moto tutt'altro che stratosferica, riesce ogni anno a portare a casa qualche vittoria. Gli manca solo la possibilità di lottare a tempo pieno per il titolo, ma l'ultimo passo è spesso il più duro (voto: 7). La CBR invece sembra arrivata alla fine naturale di un lungo ciclo. Nonostante il presunto supporto da parte di HRC, la sensazione è che alla casa di Tokyo importi ormai poco di questo progetto (voto: 4). Della neo-consorte di Rea non si sa molto, ma basta un'occhiata al suo Twitter per intravederne spontaneità e simpatia. Un bonus per le facce buffe che regala spesso agli obiettivi (voto: 8).

Leon Haslam, Honda, Olivia Stringer – Il britannico condivide con Rea una moto ostica e, anche a causa di una lunga serie di infortuni, manca dal gradino più alto del podio dal 2010, anno in cui diventò vice-campione con la Suzuki. La sua stella sembra essersi un po' oscurata (voto: 6-) ma a tenergli su il morale c'è la moglie Olivia, simpatica bionda dalla statura minuta e décolleté a dir poco esplosivo (voto: 7+). Cercatela su Google per credere.

Michel Fabrizio, Aprilia, Deborah Tomeo – Il romano viene da tre stagioni deludenti, ma come ha dimostrato in Australia può essere la vera "mina vagante" del campionato anche grazie a una moto (voto 10, vedi sopra) campione del mondo. Il talento c'è, la continuità molto meno (voto: 6, di incoraggiamento). A sostenerlo c'è sempre la moglie Deborah, leale compagna del pilota da oltre un decennio e quintessenziale bellezza mediterranea (voto: 9).

Carlos Checa, Ducati, ??? – Lo spagnolo è lo scapolo d'ora della SBK, e molto bravo a smarcarsi da sguardi indiscreti. Forse anche grazie alla sua forma fisica impeccabile e velocità in pista (voto: 9). La generosità dello spagnolo non basta però a risollevare le sorti di una Ducati in seria difficoltà in questo inizio 2013 (voto: 5).

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