"Il titolo? Ho esperienza e margine"

Lorenzo punta a riconfermarsi campione. "Con Rossi relazione 'quasi' fantastica"

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‘Yamaha revs your heart’ è il nuovo slogan che accompagna la Casa di Iwata, “vogliamo creare eccitazione e soddisfazione nei nostri tifosi, creare qualcosa di unico” ha spiegato il Ceo di Yamaha Motor Hiroyuki Yanagi appena dopo avere visto la scritta sul fianco della nuova M1. Elegante nel suo classico blu e impreziosita da cupolino e parafango anteriori cromati. Cosa nasconda però le carene è un mistero: “abbiamo nuovi telaio e motori, che hanno debuttato nei test a Valencia alla fine dello scorso anno. Ci siamo anche concentrati sull’elettronica. Ma non chiedetemi di più perché è top secret” ha scherzato il project leader Kouji Tsuja. Qualche indiscrezioni in più l’ha data Kouichi Tsuji, almeno sul cambio seamless di cui si vocifera da tempo e che Valentino Rossi ha definito come “una cosa di cui abbiamo bisogno”. “Lo stiamo sviluppando – l’ammissione del general manager – In una pista come Jerez un componente come quello può dare un vantaggio di 2 o 3 decimi al giro, ma i nostri piloti danno un vantaggio di un secondo”.

Jorge Lorenzo è stato subito allo scherzo del suo ‘boss’, rispondendogli: dovrò usarlo per vincere di nuovo il titolo, anche se dubito che si possa avere un vantaggio così contro piloti come Pedrosa e Marquez”. Il campione del mondo dimostra comunque tranquillità, poca pressione e potrebbe essere questa la sua arma migliore. “Anni fa mi sembrava già un sogno riuscire a vincere una gara in ogni classe – ha ricordato – e adesso ho quattro titoli. Sono molto orgoglioso della mia evoluzione in questi anni, ma c’è sempre spazio per migliorare e io ci proverò. Il primo passo è crederci”.

Riconfermarsi campione è sempre difficile, Jorge lo sa bene e nel 2011 mancò l’impresa. “Sono passati tre anni dal primo titolo – ha riflettuto – non tanti in assoluto, ma sono un po’ più vecchio. La vedo in positivo, ho più esperienza e sicurezza nelle mie capacità. Ma ogni stagione è diversa dall’altra, cambiano le moto e gli avversari. Il 2010 è stato un bellissimo anno, con tanti podi e vittorie, ma il 2012 è stato ancora meglio. Sarà difficile ripetere quei risultati, ma cercherò di farlo e magari anche di migliorare”.

Sul rapporto tra lui e Valentino ha parlato prima il managing director Lin Jarvis: “nel 2008 Rossi era il campione e Lorenzo un debuttante, erano su due strade destinate a scontrarsi – ha spiegato – Adesso sono in un momento completamente diverso della loro vita e della loro carriera, sono sulla stessa strada. E’ differente, ma ugualmente eccitante”. Anche Lorenzo ha smorzato i toni, usando ironia. “La nostra relazione è un po’ meno che fantastica – ha scherzato – sicuramente è molto meglio rispetto a qualche anno fa, vedremo cosa succederà con l’andare avanti del tempo. L’importante è che ci sia comunicazione nei box, abbiamo sensazioni simili in sella e questo è utile per migliorare la moto”.

Ma Jorge non dovrà guardarsi solo dalle vecchie conoscenze, con Marquez che incalza. “Non la considero una sorpresa – ha affermato – già in Moto2 si vedeva come fosse più forte degli avversari. Ma in Texas mi ha impressionato, mi è capitato di seguirlo per uno o due giri e ha una guida tecnica e redditizia. Penso che possa già lottare per il titolo”.

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