Schwantz 'minacciato di arresto'

"Ai test MotoGP, nonostante le credenziali, mi hanno cacciato dal circuito di Austin"


Come era prevedibile, le torbide vicende politiche tra Kevin Schwantz e la direzione del Circuit of Americas hanno evaso le mura del tribunale con i test di Honda e Yamaha la settimana scorsa. Dopo ripetute accuse reciproche, le due parti sono venute nuovamente a scontrarsi in occasione della personale visita del texano alla struttura di recente costruzione. Fonti attendibili parlavano di una sua estromissione dalla pista. Ecco quello che ha detto a riguardo l'ex-pilota Suzuki.

"Ho letto diversi resoconti riguardo alla mia presenza ai test della MotoGP la scorsa settimana ad Austin e vorrei fare le seguenti precisazioni – ha esordito l'ex-campione della 500 – Dopo un fine settimana in Svizzera dove ho fatto da lettore alla St. Gallen University, sono tornato in Texas martedì sera. Il giovedì mi sono recato al Circuit of Americas per i test della MotoGP, con tutte le credenziali fornitemi dal team Attack Perfomance perché allenassi Blake Young. In più ero stato invitato come ospite dal team LCR".

"Quando sono arrivato sul posto, la security mi ha informato che la direzione aveva richiesto che io lasciassi il circuito immediatamente dal momento che non ero gradito. Le guardi mi hanno anche accusato di invasione di proprietà privata e minacciato di farmi arrestare la prossima volta che mi fossi introdotto nella struttura".

"Questa è una grande delusione per Honda, Blake Young, e me stesso. Specialmente perché è solo grazie a me che la MotoGP è arrivata in Texas, dopo che ho curato il design iniziale della struttura per accogliere il motomondiale".

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