Pedrosa: Austin pista Honda? Non credo

VIDEO "La pista texana ha curve strane per noi motociclistici, difficile trovare la traiettoria"

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Dani Pedrosa è uno degli osservati speciali di questo campionato. Il catalano vuole definitivamente togliersi di dosso l’etichetta di ‘eterno secondo’ e nell’ultima parte della scorsa stagione ha dimostrato di averne tutte le possibilità. Anche in Malesia ha confermato l’ottimo affiatamento con la sua Honda, chiudendo per 5 giorni su 6 in prima posizione. In Texas ha invece tenuto la scia del compagno di squadra Marquez, mattatore degli ultimi test a stelle e strisce. La ‘bella’ se la giocheranno a Jerez, ma prima ricominciare dalla Spagna Dani ha commentato il nuovo circuito di Austin.

Girare su una pista nuova è una boccata di aria fresca, dopo che si è abituati a guidare sempre sugli stessi circuiti?

E’ un tracciato diverso, molto ‘stile Formula 1’. E’ difficile adattare la moto ad alcune curve che sono molto strane. Comunque, siamo riusciti a fare un po’ di giri e a scoprire che è una pista diversa a quelle europee a cui siamo abituati”.

Quali sono le caratteristiche del Circuit of Americas?

“L’asfalto è nuovo e in buone condizioni. Le curve sono un po’ strane, specialmente i tornantini, che hanno un raggio molto stretto. Noi piloti di moto non siamo abituati a curve così ‘appuntite’, non curviamo come con una macchina e trovare la giusta traiettoria non è facile. Abbiamo cercato di adattarci il più possibile”.

Questa pista ti ha ricordato quella di Shangai?

Non completamente, Shangai ha curve più rotonde. C’è un rampino, ma le altre sono molto più morbide”.

Qual è la parte più divertente?

Per me la curva a destra con raggio variabile. E’ la parte dove mi diverto di più, è veloce e puoi derapare agevolmente”.

Questa è una pista che favorisce di più la Honda o la Yamaha?

E’ difficile da dire dopo avere fatto un solo test, non so cosa succederà nel Gran Premio”.

Qual è il lavoro per affrontare una nuova pista?

Prima di tutto salire in moto e cominciare a girare. C’è bisogno di fare qualche gire per conoscere le curve, all’inizio non vai al massimo, devi scoprire qual è il grip e scegliere la giusta mescola per le gomme. Poi devi prendere le misure dei rettilinei per gli aggiustamenti alla rapportatura,  considerando anche le diverse curve. Poi arriva il momento di spingere”.

La prima gara si avvicina, stai contando i giorni che mancano al Gp del Qatar?

Non manca molto all’inizio della stagione e abbiamo ancora un importante test a Jerez. E’ una pista che conosco bene e dove mi piace provare. Poi avremo qualche giorno di pausa, per arrivare pronti alla prima gara”.

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