Rossi: sono migliorato, ma non basta

Ai box anche l'amico Jovanotti. "Le Honda avvantaggiate, ma possiamo avvicinarle"

Rispetto a ieri il tempo è migliorato di un secondo, ma questo non è bastato a Valentino Rossi per togliersi di dosso la maglia nera nei test di Austin prima della pausa pranzo. Nella mattinata il suo miglior tempo è stato di 2'05”518, ma Marquez è ancora distante 1”2 e il compagno di squadra Lorenzo di 9 decimi. Dopo la Malesia ci si sarebbe aspettati qualcosa di meglio e il Dottore non nasconde i problemi trovati sulla pista di Austin, che pure gli piace molto. Dove concentrarsi è chiaro anche se il tempo gioca contro, avendo la Yamaha deciso di fermarsi in Texas per soli due giorni.

La confidenza col tracciato è migliorata – spiega il pesarese - e oggi abbiamo anche incominciato a lavorare sulla moto per migliorare nei punti più difficili. Ci sono tre frenate molto intense dove è importante avere una buona stabilità e anche aderenza per fermare la moto e poi è importante trovare maggiore gip al massimo angolo di piega, questo permetterebbe di avere anche una migliore accelerazione fuori dai rampini e quindi raggiungere una buona velocità in rettilineo”.

Le idee di Vale sono chiare e i punti deboli che indica per la sua M1 sono quelli di forza della Honda, che ha trovato nel Circuit of the Americas una pista di elezione. “Sembra che in questo tracciato le Honda siano veloci – commenta il pesarese - anche se alla fine Jorge ha fatto dei bei tempi e non è troppo distante. Loro riescono ad avere una migliore accelerazione rispetto a noi all’uscita dai rampini e più aderenza in piega. Questi sono i punti su cui dobbiamo lavorare. Nella parte del circuito più veloce, sui saliscendi, non andiamo male, ma nelle curve strette perdiamo un po’”.

L’analisi di Valentino è precisa, ma serve ancora tempo per incastrare tutti i pezzi del puzzle. ”Qui è nella parte lenta che si può fare la differenza e anche nella chicane dopo la curva 2 – spiega – E’ un punto molto tecnico ed è difficile capire la giusta traiettoria. Devi andare alla cieca, fidandoti della memoria. Passo dopo passo ho migliorato abbastanza rispetto a ieri ma sono ancora indietro rispetto agli avversari. Dobbiamo mettere insieme tutti i pezzi”.

Valentino Rossi e Lorenzo JovanottiGli rimane ancora qualche ora per trovare la più classica delle quadrature del cerchio e magari la presenza al box dell’amico Lorenzo Jovanotti, venuto per i test, gli porterà fortuna. “Questo pomeriggio dovremo lavorare molto perché purtroppo domani non gireremo – conferma - Comunque l’obiettivo di questo test era di conoscere la pista e fare dei piccoli aggiustamenti sulla moto per la gara. Rimanere tre giorni non sarebbero stato male, ma comunque due sono meglio che niente”.

Nonostante le difficoltà, il Dottore promuove ancora il nuovo tracciato. ”E’ la classica pista ‘alla Tilke’ e mi piace – assicura – I miei punti preferiti? Le curve 2 e 10, quelle più veloci e belle da fare. E’ un circuito che agevola i sorpassi grazie alle grandi frenate. Anche la temperatura è buona, c’è il sole ma non fa caldo come a Sepang”. La speranza è che il GP di Aprile possa attirare molto pubblico. “Il motorsport in USA è molto diverso rispetto all’Europa – commenta - Qui sono molto seguiti il Supercross e la Nascar, le nostre gare sono un’altra cosa, meglio per certi aspetti, peggio per altri. Penso che per gli americani possa essere interessante venire per la gara, so che la Formula 1 ha avuto grande successo e questa pista è un buon posto per vedere una gara di MotoGP”. Sperando che per quell’occasione la sua posizione sia diversa.

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