Pirro: Ducati sul podio a fine stagione

Il tester pugliese: "obiettivo difficile ma non impossibile, stiamo lavorando come matti"

Ducati in Malesia qualche novità l’ha portata, erano celate sotto la carena nera della D16 ‘evo’ guidata dal collaudatore Michele Pirro. Alcuni particolati erano visibili, come gli scarichi a filo della carena o il telaio diverso da quello delle altre Rosse in pista, altri ben nascosti. Il pilota di San Giovanni Rotondo, naturalmente, non svela troppo: “ho provato diverse soluzione sia di elettronica che di ciclistica, mettendo a posto i nuovi componenti. Abbiamo iniziato a lavorare e stiamo procedendo per piccoli passi, seguendo una strada che ci porterà al nuovo progetto”. Su quella D16 laboratorio è salito per qualche giro anche Andrea Dovizioso, “entrambi abbiamo avuto le stesse sensazioni e dato indicazioni molto simili – spiega Pirro – E’ importante che Andrea, che è il pilota di riferimento, condivida le mie impressioni, che tutti e  due indichiamo la stessa direzione. Direi quindi che è stato un test positivo, in cui abbiamo raccolto molti dati”.

Quando arriverà la nuova moto però è ancora presto per dirlo. In Ducati stanno lavorando per gradi, facendo chiarezza sul punto in cui si trovano prima di pensare al futuro. “Ci vuole tempo – ammette il tester pugliese – L’importante adesso è rimanere calmi, non farsi prendere dall’agitazione se i distacchi dagli avversari sono alti. Ci sono tre piloti nuovi, una nuova dirigenza e anch’io sono appena arrivato. A Borgo Panigale stanno lavorando come matti, i programmi sono serrati ma per mettere insieme il pacchetto giusto ci vuole tempo”.

Il pragmatismo tedesco sembra avere investito tutta l’azienda, e non poteva essere diversamente con un teutonico come Gobmeier al comando. “Mi trovo molto bene con lui – dice Michele – ascolta molto quello che dicono i piloti e questo è importante. Anche per lui è tutto nuovo e ci sarà bisogno di tempo per ottenere risultati, ma il fatto che spingiamo tutti nella stessa direzione è positivo. Poi non bisogna dimenticare Ciabatti, è una garanzia e la sua esperienza enorme. Sono contento di essere parte della Ducati, ancora di più essendo italiano, e voglio dare il mio contributo per risollevarci”.

Per lavorare al meglio bisogna darsi degli obiettivi, anche se non a brevissima scadenza, e Pirro dimostra ottimismo. “Secondo me sarà possibile lottare per il podio a fine stagione – afferma – Non dico che sarà un’impresa facile, ma neanche impossibile. Adesso stiamo lavorando tanto e nella seconda parte dell’anno si vedranno i miglioramenti. Non ci manca niente per raggiungere quegli obiettivi”.

Il pilota pugliese farà la sua parte anche in gara con tre wild card, la prima a Jerez. “Spero di farne qualcuna in più se ce ne sarà la possibilità – incrocia le dita – non è detto che non possa correre anche in SBK, ma la Panigale non l’ho ancora provata”. Intanto un piccolo risultato l’ha già portato a casa: “sono stato il tester più veloce a Sepang, sono in testa al ‘campionato collaudatori’” scherza. Anche il buonumore è un ingrediente importante per il successo.


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