Forward e Speed Up: l'Italia in Moto2

Corsi, De Angelis e Pasini i 3 moschettieri: "amici nei box, rivali in pista"

Le carena sono nere e arancio, ma ci sarebbe stato bene anche un tricolore. Le speranze italiane in Moto2 sono affidate al team Forward, che schiera tutti i ‘nostri’ piloti nella classe intermedia. Anche la moto scelta contribuisce al nazionalismo, perché i quattro piloti saranno in gara sulla Speed Up di Luca Boscoscuro. Simone Corsi, Alex De Angeli e Mattia Pasini saranno i nostri tre moschettieri, con un D’Artagnan spagnolo al loro fianco, Ricky Cardus.

CORSI: MANCA ANCORA MEZZO SECONDO – Simone Corsi è stato il migliore della nostra pattuglia nei test di Valencia e Jerez, “non so se sia una bella notizia, siamo pochissimi italiani in Moto2” scherza. Il romano analizza il suo inverno: “mi aspettavo di andare un po’ meglio, soprattutto a Jerez – dice – invece sono anche caduto e sono dovuto rimanere fermo due settimane per il mal di schiena. Però sono contento sia della moto che della squadra e avere otto Speed Up in pista sarà di aiuto per lo sviluppo”. Come condividere il box con due compagi esperti come i suoi. “E’ giusto scambiarsi i dati per lavorare più velocemente però in pista la rivalità c’è – spiega – Io mi aspetto di fare una stagione da protagonista, nelle scorse un po’ sono mancato io, un po’ la moto, ma adesso c’è tutto quello che serva per fare bene. Ogni anno fa discorso a sé”. I suoi obiettivi da qui all’inizio della stagione sono chiari: “dobbiamo togliere un mezzo secondo, il più difficile – afferma Corsi – Quando incominci a girare vicino al record della pista migliorare è sempre più complicato, ma si può fare concentrandosi sul set up, questa moto permette tantissime regolazioni”.

DE ANGELIS: SERVE SOLO TEMPO - Alla sua seconda stagione con Forward è Alex De Angelis, l’anno scorso era partito con Suter, per poi passare a FTR e adesso a Speed Up. “Il primo test a Valencia non è stato facile – racconta – ma è normale, era la prima volta con la nuova moto sia per me che per la squadra. Abbiamo bisogno di lavorare ed è un peccato avere trovato pioggia a Jerez, magari riusciremo a organizzare un altro test in queste settimane. Sono andato in progressione, ma le regolazioni sono tante e dobbiamo ancora trovare il setting ottimale”. Un box affollato, per il sammarinese ha pregi e difetti: “con Simone e Mattia ci conosciamo da una vita e c’è una bella rivalità, siamo tutti veloci – spiega – Da una parte possiamo contare su più dati per lo sviluppo, dall’altro c’è il rischio di disperdere le forze”. Alex è alla sua terza stagione in Moto2, dopo avere militato anche in MotoGP. “Mi è sembrata la scelta migliore, in CRT non avevo le garanzie tecniche che cercavo e in SBK andrei solo in una squadra ufficiale – afferma – Il mio contratto con Forward è di un anno ma l’intenzione è di continuare insieme, magari anche in un’altra classe”.

PASINI: SIAMO SOLO AL 50% - Dei tre forse il più desideroso di riscatto è Mattia Pasini. “Negli ultimi tre anni ne ho passate veramente tante – ricorda – Per fortuna problemi del genere in questa stagione non dovrebbero esserci, prima la parola chiave era caos ora stabilità”. Il romagnolo riparte dalla Speed Up: “Valencia è stato un test di ‘rodaggio’ e purtroppo a Jerez abbiamo buttato via due giorni per la pioggia. Ma il potenziale c’è, siamo solo al 50% e penso che già quando arriveremo all’80 ci sarà da divertirsi. Per adesso continuiamo a lavorare, in Moto2 non puoi lasciare nulla al caso”. Mattia non è preoccupato della classifica, non in inverno. “I tempi si fanno in gara, i test non ti danno alcun punto per la classifica, solo qualcuno di sutura se cadi – scherza – E’ difficile fare confronti con gli altri piloti nei test, non abbiamo ancora i motori ufficiali e secondo me la verità verrà fuori solo in Qatar, non prima”. Intanto si gode l’atmosfera ai box, “è splendida – assicura – del resto ci conosciamo dai tempi delle minimoto. Adesso stiamo lavorando insieme per sviluppare la moto, poi ce le suoneremo in gara”.


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