Lorenzo: ci servono ancora 3 decimi

"Fare un giro buono è importante, ma lo è di più essere veloce per una ventina"

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Nel giocare a carte coperte Jorge Lorenzo è uno dei migliori, soprattutto nei test. Nei primi tre giorni a Jerez si è sempre tenuto alle spalle di Pedrosa, salvo impressionare nei long run. Oggi la situazione è stata simile, con la differenza che non c’è stato molto tempo per lavorare sul passo a causa della pioggia. Il campione del mondo si è fermato a poco più di due decimi dal rivale della Honda, completando appena 25 giri. “La stagione non è ancora cominciata ma sempre meglio essere secondo che terzo – ha scherzato Jorge con pragmatismo – Fare un giro buono è importante ma non è tutto, lo è di più farne una ventina forte e da quel punto di vista siamo messi bene”.

La M1 versione 2013 lo soddisfa, ma non completamente. La concorrenza della Honda è forte e la sua Yamaha è migliorata, “ma solo nel telaio e si tratta di un passo avanti molto piccolo” sottolinea. L’obiettivo di Lorenzo è chiaro: “dobbiamo ancora migliorare di due o tre decimi, con la nuova ciclistica ne avremmo recuperato uno” afferma. Grosse novità però non ce ne sono, a fidarsi di quel che dice: “oggi non ho provato nulla di nuovo, forse ci sarà qualcosa nei prossimi giorni – dice – Ci siamo concentrati sui particolari, sul setting, soprattutto per migliorare l’accelerazione che rimane il nostro punto debole”.

Per fare un passo avanti decisivo servirebbe qualche novità nel motore, magari quel cambio seamless di cui si vocifera ormai da tempo. Rossi ha affermato che a Iwata stanno lavorando per migliorare la moto da qui all’inizio della stagione. Lorenzo fa però orecchie da mercante: “non ho nessuna informazioni in merito, non so se e come cambierà M1 prima del Qatar”. Se fosse Pinocchio gli si sarebbe probabilmente allungato un po’ il naso, ma per vincere qualche bugia è perdonabile, dare informazioni agli avversari no.


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