Dovi: cambiamenti importanti e presto

"Io e Gobmeier siamo in sintonia. La Honda? Perdiamo troppo a centro curva"


Aveva finito a con più di due secondi di ritardo due giorni fa e ha ricominciato da 1”221 oggi. Andrea Dovizioso e la Ducati hanno fatto un piccolo passo avanti, anche se la giornata è stata caratterizzata dall’interruzione causata dalla pioggia e il risultato non può essere troppo significativo. Però i miglioramenti servono anche al morale di una squadra che sta lavorando duramente per schiodarsi dal fondo della classifica, con l’inizio del campionato sempre più vicino. “Come primo giorno è stato molto positivo, anche se è troppo presto per fare un bilancio, bisogna aspettare giovedì. Però sono sono riuscito ad andare subito forte” dice il Dovi.

A cosa è dovuto questo miglioramento?

Da una parte è normale che la mia confidenza con la moto migliori semplicemente facendo chilometri. Dall’altra, l’approccio nel secondo test è sempre diverso, due settimane fa arrivavo dallo stop invernale e la situazione era completamente nuova. Tutti aspetti che mi hanno aiutato”.

Quindi la Desmosedici non è cambiata rispetto a due settimane fa.

Purtroppo fra questi due test non è possibile fare qualcosa di particolare, preparare modifiche radicali. C’è stato troppo poco tempo”.

Però sei stato nel reparto corse a Borgo Panigale?

Ho avuto un incontro con Gobmeier che non era potuto venire ai primi test. Mi piace la sua visione e la programmazione che sta facendo, sta spingendo forte per attuare cambiamenti importanti nel minor tempo possibile. Condivido il suo pensiero”.

Oggi su cosa avete lavorato?

Abbiamo provato vari setup e idee nuove, tutte cose che non avevamo il tempo di fare nei primi test. L’obiettivo è fornire indicazioni per la realizzazione del materiale nuovo. Abbiamo fatto sia prove di elettronica che di comparazione fra serbatoi diversi, cambiando la distribuzione dei pesi. Purtroppo c’è stato poco tempo ma i primi riscontri sono stati positivi”.

Come giudichi il distacco da Pedrosa?

Ho usato un solo set di gomme, il gap è minore anche se non aspetto la fine dei tre giorni per fare un bilancio”.

Le condizioni non perfette della pista possono avere aiutato in questo senso?

Sepang è una pista particolare, il grip cambia parecchio da un giorno all’altro. E’ così per tutti, quindi considero questo distacco veritiero. Poi bisogna vedere qual è il lavoro di un pilota rispetto a quello di un altro, quanto si spinge. Ma penso che rispetto agli altri siamo obbligati a fare più prove, a concentrarci meno sulla prestazione”.

Hai potuto fare un confronto diretto con gli avversari?

Ho fatto casualmente due giri dietro a Pedrosa e mi sono serviti per avere qualche indicazione. In frenata siamo messi bene, in accelerazione perdiamo un po’ ma secondo me è la conseguenza di quello che succede prima. Abbiamo grossi problemi a fare tornare la moto, a centro curva, dobbiamo capire esattamente su cosa bisogna lavorare per riuscire a risolverli. Abbiamo sempre una grossa vibrazione sul davanti, e questo è un grosso limite in percorrenza”.


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