SBK, Gara2: Aprilia, duello in famiglia!

Laverty piega Guintoli nel finale. Melandri, dolorante, è 3°, Fabrizio 4°


Ma c'erano anche altre case in gara oltre all'Aprilia a Phillip Island? Lo scriviamo perché le due Aprilia di Guintoli e Laverty sono state protagoniste anche di Gara2, anche se questa volta in coda, fin dall'inizio, hanno avuto la BMW di Marco Melandri, mentre Michel, con la terza RSV-4, come già in Gara1 si è ritrovato ad inseguire ma comunque a metà gara era già con il terzetto di testa.

Conoscendo bene il rischio di un arrivo a quattro Melandri al 17° giro ha saltato Laverty, buttandosi a caccia di Guintoli, che nel duello fra i due aveva guadagnato qualche metro. Nel frattempo alle loro spalle hanno corso bene Sykes e Giugliano, in lotta fra di loro, mentre Cluzel con la prima Suzuki sembrava controllare agevolmente la Honda di Rea.

A due giri dalla fine Eugene Laverty rompeva gli indugi e superava il compagno di squadra, mentre Melandri, nel frattempo raggiunto da Fabrizio, perdeva leggermente terreno. Da quel momento in poi l'ex compagno di squadra di Max Biaggi non ha permesso più alla moto gemella di avvicinarglisi, e Guintoli non ha rischiato più di tanto, così l'attenzione si è spostata sul duello per la terza posizione. Una sfida terminata nel momento in cui Michel si è trovato costretto ad allargare un po' la traiettoria, cosa che ha consentito al ravennate di prendere qualche metro di vantaggio.

"Nei primi giri sono stato molto attento a conservare le gomme - ha spiegato Laverty - poi ho spinto molto forte e devo dire che questa strategia ha pagato".

"Ho fatto unastrategia diversa - ha detto Guintoli - ho aspettato gli ultimi cinque giri per dare tutto, ma Eugene non ha mollato. Ha fatto una gara intelligente ed io non ne avevo più, ma sono comunque contento".

"E' stato un risultato incredibile - ha raccontato Melandri - ma nei primi giri non avevo quasi sensibilità nella mano destra. Nel misto le Aprilia erano imprendibili ed io avevo molto chattering. Alla fine devo dire che è andata bene, speriamo ad Aragon di ripartire con una marcia diversa".

Speriamolo, in modo da vedere affacciarsi alla classifica che vede ora Guintoli e Laverty affiancata a quota 45 punti altre Case. BMW con Melandri, sfortunato nel contatto con Carlos Checa in Gara1 e Ducati, ovviamente. Sperando di ritrovare lo spagnolo completamente recuperato ad Aragon, ma anche la Kawasaki, apparsa un po' sottotono in questa prima trasferta australiana, e che in Gara 2 ha fatto subito a meno di Baz, in terra per una collisione con Davies al primo giro (gomma dechappata e rientro ai box per cambiarla e conseguente ride through a causa di un meccanico in più al pit stop).

Degli altri cosa dire? Forse ci aspettavamo un po' di più da Davide Giugliano, 6° proprio alle spalle del vicecampione del mondo e fuori da Gara1 per un problema tecnico, mentre Federico Sandi si è riscattato in Gara2 finendo in zona punti.



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