'Amo essere il primo a vincere una sfida'

VIDEO. Max: "il ritiro? Bello farlo da campione ma dispiaciuto perché amo le moto"

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Sarà anche passato dall’altra parte, questa stagione stringerà fra le mani un microfono al posto del manubrio, ma Biaggi al richiamo della pista non riesce a resistere. Proprio in mezzo ai cordoli di un circuito di supermotard, sua grande passione, si è fatto intervistare da MotoGeo. La tuta nera indossata, sembra che sia appena sceso dalla sua Aprilia. Il ricordo del romano va a quell’ultimo giorno da pilota: “la scorsa è stata una stagione durissima con rivali forti ed è finita solo all’ultima gara, ma il sogno diventato realtà - racconta -  Ero preoccupato di perdere il titolo dopo la prima manche, ma amici come Lorenzo sono venuti nel mio motorhome per motivarmi e a fine giornata avevo vinto. E’ difficile descrivere le emozioni che ho provato in quell’ultimo giro, quanto fossi felice, ma potete immaginarlo”.

Nell’inverno ha potuto pensare a quelle emozioni, prima di decidere di ritirarsi. “Avevo la possibilità di continuare, il contratto era pronto e aspettava solo la mia firma ma ho deciso che era arrivato il momento per fermarmi, al top della mia carriera – spiega - Da una parte, smettere da campione è stato come un sogno che diventava realtà, ma dall’altra ero dispiaciuto perché amo molto il mondo del motociclismo. I giorni finiscono per tutti e quello è stato il mio giorno”.

Vent’anni di carriera con tante vittorie e un ciclo che si è chiuso nel migliore dei modi. Max riflette sui suoi successi e su cosa lo ha spinto in tutti questi anni. “La cosa che mi è sempre piaciuta di più è fare quello in cui nessuno è mai riuscito prima – continua il campione - Come conquistare il primo mondiale 250 dell’Aprilia, essere stato il primo pilota a vincere il GP del Giappone su una moto italiana e il primo campione del mondo italiani in Superbike. Sono queste le sfide che mi rendono orgoglioso”.

In tanti anni di corse si è scontrato con tanti avversari, difficile fare una classifica dei più coriacei. “Ogni anno ci sono stati rivali diversi, è proprio quello che mi piace delle gare: la competizione – la sua risposta – Da questo punto di vista Rossi e Doohan sono molto simili, ma mi sono confrontato con loro in momenti differenti. Contro Mick ero più giovane, con Valentino più vecchio”. Non ha nessun dubbio invece su quale sia stata la sua moto preferita: “l’Aprilia 250 – risponde a botta sicura - al secondo posto metto la Honda 500 con il motore big bang, bellissima da guidare”.

Questa notte inizierà la sua nuova carriera da commentatore ed è non rinuncia al suo primo pronostico nei due campionati. “In SBK punterei su Checa se la moto si dimostrerà competitiva, in MotoGP dico Lorenzo, ha motivazioni e fa pochissimi errori”. Vincerà anche questa sfida con la sfera di cristallo?

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