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La Suzuki è decisamente in forma a Phillip Island e a dimostrarlo ci ha pensato Leon Camier. A girare sul passo dell'1.31 sono stati sette piloti dei venti presenti in pista. Tutti, praticamente, ad eccezione di Badovini che è stato tenuto prudenzialmente a riposo dopo la caduta ad oltre 180 all'ora alla "Lukey Hights" della scorsa settimana.
Ha girato infatti regolarmente Tom Sykes nonostante la frattura al radio del braccio sinistro ed anche Jules Cluzel, che ha una brutta ferita al gomito sinistro.
A spingere tutti in pista l'ottima temperatura e la quasi totale assenza di vento, una delle poche caratteristiche negative di Phillip Island. Oltre, naturalmente, ai gabbiani che hanno costretto la direzione di gara ad esporre la bandie rarossa.
Ci sono state due cadute, una delle quali importanti: oltre a Cluzel, alla curva 12 (l'ultima) è volato in terra anche Neukirchner. E' stato un bello schianto ed il pilota è stato spedito all'ospedale di Melbourne per controlli.
Ovviamente, a differenza dei giorni scorsi, tutti girano ora con le soluzioni di gomma che saranno disponibili in gara.
Se Camier ha centrato il miglior riscontro cronometrico, il connazionale Leon Haslam gli è andato vicino, mentre il migliore degli italiani è stato Michel Fabrizio con l'Aprilia, proprio davant i all'ufficiale Eugene Laverty. Buon quinto e prima BMW Marco Melandri.
Anche Checa, che non ha girato nei giorni scontri per l'occlusione intestinale si è messo in luce con il sesto tempo precedendo l'ex compagno di squadra Davide Giugliano, ora in sella ad una Aprilia.
Nella Supersport miglior tempo di Lowes, con la Yamaha, davanti al pluricampione della categoria Kenan Sofuoglu con la Kawasaki. Bella prestazione del team Yakhich Motorsport che piazza Leonon al terzo tempo. In questa posizione si rivede l'ex iridato della 125 Gabor Talmacsi mentre Roberto Rolfo con la Mv Agusta ha l'ottavo tempo ad oltre 1"2 di distacco.
